Dia, prime rassicurazioni ma la Lazio vuole vederci chiaro: rientro a Roma. Quando può tornare in campo
Infermeria
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Dia ha la malaria.
Dipenderà dall’entità del virus, sul quale tra l’altro la società biancoceleste vuole vederci chiaro. Ci sono dei dubbi, infatti, sul comunicato diramato dalla federcalcio senegalese: generalmente la malaria ha un’incubazione minima tra i 7 e i 10 giorni, motivo per il quale non sarebbe compatibile con l’arrivo di Dia in Africa di lunedì scorso (si potrebbe però ipotizzare un contagio nella precedente sosta delle nazionali). In più, da parte dei dottori locali sono arrivate delle rassicurazioni sulle condizioni dell’attaccante, che sarebbe stato contagiato “solo in forma lieve“, motivo per il quale sarebbe da curare come una normale influenza. C’è qualcosa che stona, insomma, per questo il giocatore dovrebbe rientrare a Roma tra oggi e domani, così da essere esaminato dallo staff medico biancoceleste. Nel caso in cui dovesse essere confermata la versione arrivata dal Senegal, allora il giocatore resterebbe in una sorta di quarantena, sebbene il virus in sé per sé non sia contagioso tra esseri umani.
In ogni caso, a prescindere da quale sia l’entità e l’origine di questo virus, si è conclusa così questa esperienza in nazionale di Dia, che tornerà a Roma per curarsi. Un incidente di percorso strano e anomalo per l’attaccante della Lazio. La speranza di Marco Baroni è che si tratti eventualmente della forma più lieve, così da avere a disposizione l’attaccante già per il ritorno in campo il prossimo 24 novembre contro il Bologna. Corriere dello Sport