Calciomercato invernale: la statistica “speciale” della Lazio

Calciomercato invernale: la statistica “speciale” della Lazio

Rassegna stampa

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La Lazio nella finestra di calciomercato di gennaio si è mossa sempre con molta calma.

La Lazio nella finestra di trattative di gennaio si è mossa sempre con molta calma, effettuando acquisti solo in caso di potenziali catastrofi.

Il massimo sforzo venne profuso infatti con Davide Ballardini in panchina – che sarebbe stato poi esonerato col ritorno di Edoardo Reja – con i biancocelesti invischiati nella lotta per la retrocessione.

Come scrive Il Corriere della Sera, tra le big, dal 2005 ad oggi, per gli acquisti di riparazione la Lazio è stata quella più parca, investendo solo 30 milioni nelle varie sessioni invernali. Dall’altro lato del Tevere, i milioni spesi sono stati quasi il triplo. Quella di Lotito e dell’allora ds Igli Tare, uomo mercato dal 2008 fino alla scorsa estate, era una precisa strategia. Scelta fondata sulla convinzione che a gennaio di profili in grado di fare la differenza siano pochi.

Mercato: i calciatori arrivati dopo il 27 gennaio

Mettendo le lancette a gennaio 2012, dei 15 calciatori giunti a Formello, ben 11 sono arrivati dopo il 27 gennaio, non lontano dal gong conclusivo. Parliamo di profili quali, Pereirinha, Candreva, POstiga, Kakuta,  Saha (addirittura a febbraio, da svincolato), Casasola, Romulo, Musacchio, Kamenovic, Cabral e l’ultimo in ordine di apparizione, Luca Pellegrini.

Maurizio Sarri per concludere il campionato in tranquillità ha chiesto un altro esterno a Lotito. La sensazione è che il ds, Angelo Fabiani, stia lavorando su un profilo poco noto, il cui nome non è apparso sui giornali. Per Cambiaghi l’Atalanta non scende sotto i 13/15 milioni, Candreva a 37 anni viene ritenuto troppo maturo. Caduta l’opzione Rafa Silva, l’esterno del Benfica chiede un ingaggio troppo alto.