Opinionisti

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Guglielmo Stendardo
Guglielmo Stendardo

Guglielmo Stendardo (Napoli, 6 maggio 1981) è un allenatore di calcio, ex calciatore e avvocato italiano, di ruolo difensore. La sua avventura nella Lazio inizia in seguito al fallimento del Perugia di Luciano Gaucci, nella stagione 2005-2006. Stendardo ritrova la Serie A trasferendosi nella capitale. Nella sua prima stagione, 2005-2006, scende in campo 18 volte segnando una rete nella vittoria per 1-4 ad Ascoli, mentre nella stagione seguente totalizza 21 presenze e 3 gol (a Parma ed Udine i primi due, all’Olimpico il decisivo 1-0 al Messina).

Dopo due esperienze in prestito (Juventus e Lecce) torna alla Lazio nel 2009. In totale, colleziona 104 presente con la maglia biancoceleste in tutte le competizioni, mettendo a referto 7 gol complessivi.

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Fabio Liverani
Fabio Liverani

Fabio Liverani (Roma, 29 aprile 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Nel corso della carriera di calciatore ha legato il proprio nome a quello di svariate squadre di Serie A, tra cui Lazio, Fiorentina e Palermo, riuscendo a vincere in quindici anni una Coppa Italia (2003-2004) e un campionato di Serie C2. A livello personale, da allenatore, ha vinto la Panchina d’argento nel 2018-2019 alla guida del Lecce, con il quale ha ottenuto la promozione in Serie A e ha vinto il campionato di Serie C.

Il suo approdo alla Lazio avviene nel 2001 , quando venne acquistato  per 25 miliardi di lire più la compartecipazione di Emanuele Berrettoni; con la società biancoceleleste ha sottoscritto un contratto quinquennale per un ingaggio da circa 2 miliardi di lire a stagione. Ha segnato la prima rete con la nuova squadra il 18 novembre 2001 a Udine nella partita contro l’Udinese, vinta per 4-1 dalla squadra capitolina. Si è ripetuto una settimana dopo, risultando decisivo in Lazio-Juventus (1-0).

A Roma gioca cinque stagioni disputando un totale di 126 partite di campionato e vincendo una Coppa Italia nella stagione 2003-2004. Diventato il capitano della squadra, a causa di alcuni dissidi con il presidente della Lazio Claudio Lotito decide di non rinnovare il contratto in scadenza con la società, lasciando quindi Roma al termine della stagione 2005-2006.

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Roberto De Cosmi
Roberto De Cosmi

Allenatore Professionista UEFA A, dal 28 agosto 2014, TEAM MANAGER SQUADRE DI CALCIO dal 2020, nato a Roma il 10 luglio 1967.

Cresciuto nella Polisportiva Tirreno, la sua carriera si svolge prevalentemente a livello di categoria SERIE D, Eccellenza, promozione e dilettanti per oltre VENTI ANNI, dove raggiunge ottimi risultati in termini di vittorie in campionato e a livello personale. Gioca come difensore sinistro. Nalla stagione 2006/07 entra a far parte dello staff tecnico del Settore Giovanile della SS Lazio categoria pulcini a 6, mentre nel 2007/08 in quella dei pulcini a 7. Nella stagione 2008/09 passa agli esordienti a 9, dove arriva terzo ad un torneo Internazionale in Spagna. Nella stagione 2009/10 entra nello staff dei Giovanissimi Provinciali, vincendo il campionato con i ragazzi della classe 1997 con uno score di 21 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte, e ottenendo vittorie nei tornei di Acilia, Galeazzi (2-1 all’Ascoli), Monterosi (3-2 al Frosinone), SPES e Trofeo Niki.

Nel 2010/11 è nello staff con Giovanissimi Provinciali, con 2° posto finale. Nella stagione 2011/12 è con la Lazio giovanissimi regionali fascia B, con terzo posto finale. Nella stagione 2012/13 e’ ai Giovanissimi Nazionali, dove ottiene la qualificazione ai playoff, perdendo di misura con la Juventus alla pool scudetto ma salendo sul podio nel torneo internazionale con 40 squadre “G.Gusella”. In quella successiva allena gli Allievi Regionali Fascia B élite che vincono nettamente il campionato e ottengono anche il Premio Disciplina. Nella stagione 2014/15 viene confermato in quest’ultimo ruolo. De Cosmi dal settembre 2013 è la voce tecnica presso Stadio Olimpico in occasione delle gare casalinghe e commentatore tecnico presso lo studio di Lazio Style Channel. Dal settembre 2014 è anche commentatore tecnico presso una televisione privata di Roma.

Nell’estate 2015, in seguito alla profonda ristrutturazione del settore giovanile biancoceleste attuata dal D.S. Igli Tare, De Cosmi viene promosso a Responsabile del Settore giovanile divenendo il più stretto collaboratore del Direttore Joop Lensen. Nell’ottobre 2015 assume l’incarico di allenatore della SS Lazio Women, società nata nel settembre del 2015 per volontà del Presidente Claudio Lotito, che ha disputato il campionato Femminile serie B Nazionale, ottenendo una salvezza insperata.

Nella stagione 2016/17, confermato alla guida tecnica della SS Lazio Women 2015 che disputa il Campionato Serie B Nazionale, ottiene un ottimo settimo posto finale.
Dal 2017 al 2022
Responsabile Scuola Calcio e Settore Giovanile presso FIUMICINO SC26
Dal 2022 al 2024 Responsabile Tecnico presso FIGC
Dal 01 Settembre 2024 OPINIONISTA Radio Sei.

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Roberto Rambaudi
Roberto Rambaudi

Roberto Rambaudi (Moncalieri, 12 gennaio 1966) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

Ha militato in Serie A nel Foggia, dove ha conquistato anche la promozione in Serie A, costituendo con Giuseppe Signori e Francesco Baiano il tridente d’attacco che ha portato la matricola nel campionato al nono posto nel 1991-1992 sotto la guida di Zdeněk Zeman.

Passato nell’estate 1992 all’Atalanta, vi è rimasto per due stagioni. Dopo la retrocessione della squadra bergamasca nel 1994 si trasferì alla Lazio, richiesto dal suo vecchio allenatore Zeman, ottenendo prestazioni tali da valergli la convocazione con la maglia azzurra della Nazionale (2 presenze sotto la guida di Arrigo Sacchi).

In Serie B ha militato nel Genoa e nel Treviso. Da calciatore professionista in campionato, nell’arco di sedici anni dal 1984 al 2000, ha collezionato 411 presenze e 82 reti.

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Giulio Cardone
Giulio Cardone

Doppia cittadinanza (romana e vastese), è considerato il decano dei giornalisti che seguono la Lazio: lo fa da 30 anni. Prima per Paese Sera del mitico Mimmo De Grandis, poi per Il Tempo (’94-’97) e dal 15 novembre ’97 per Repubblica. Inventore del “cardomercato”, è esperto di calciomercato internazionale e cita con insopportabile spocchia i mille scoop della lunga carriera. Fino al 2016 si è sempre tenuto alla larga dal frullatore radio & social, poi nella primavera di quell’anno Guido “Nostalgia” De Angelis lo convinse a iniziare l’avventura con Radiosei. Nel frullatore, a volte si trova a disagio – è un cronista “costretto” a fare l’opinionista – ma di solito si diverte. Ormai di culto la sua rubrica “La città nel pallone”, il blob delle radio romane dal 1998 su Repubblica ogni lunedì di campionato. Dal 18 febbraio 2019 dirige con  passione la banda di Sololalazio.it. Laziale acquisito ma innamorato perso, combatte quotidianamente – senza alcun risultato – il leggendario pessimismo del tifoso biancoceleste. Per lui il bicchiere è quasi sempre mezzo pieno. E altrettanto inutilmente lotta affinché nel mondo del pallone non ci si prenda troppo sul serio. Lo definiscono onesto intellettualmente ed equilibrato, ma chi gli è vicino è invece rassegnato alla sua follia nonché al pericoloso gusto di nuotare controcorrente. Pregio: gli piace scoprire e crescere giovani giornalisti di talento. Difetto: l’eccessiva competenza calcistica spesso tracima in una presunzione fastidiosa. Segni particolari: inconsolabile mancanza delle sue giocate – colpi mancini – sui campi di calcetto di tutta Roma. 

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Giancarlo Oddi
Giancarlo Oddi

Comincia a giocare da ragazzino nel Santos Roma, la squadra del suo quartiere (il Tufello) ed a quel tempo viene descritto come una promettente mezz’ala. A quattordici anni passa al GATE, la squadra del quotidiano Paese Sera per poi essere acquistato l’anno successivo dall’Almas Roma del quartiere San Giovanni. Qui Oddi arretra la sua posizione in campo trasformandosi prima in mediano di spinta, poi in libero e alla fine in terzino destro.

I piedi non sono raffinati ma mostra già il carattere agonistico sebbene non abbia ancora vent’anni, tanto che nel 1967 gli osservatori della Lazio lo portano ai campi d’allenamento di Tor di Quinto. Nella stagione 1967-68 entra nella Primavera, vince il campionato De Martino e fa una presenza in Serie B. L’anno successivo, per problemi economici della famiglia, chiede di andare a giocare in provincia e la Lazio lo presta al Sora in Serie D dove fa un buon campionato. Un anno dopo è di nuovo a Roma ma racimola solo 3 presenze e per il campionato 1970-71 va a giocare nella Massese, in Serie B.

Tornato per la terza volta alla Lazio nel stagione 1971-72, primo anno di Tommaso Maestrelli alla guida dei biancocelesti, gioca dieci partite e contribuisce alla promozione in Serie A.

Per un triennio gioca 30 partite su 30 senza mai uscire nemmeno per un minuto. Riveste il ruolo di stopper puro con grande affidabilità, sempre incollato al centravanti avversario ed esentato dai compiti di manovra, sebbene sia uno dei pochi stopper a giocare con entrambi i piedi e non gli manchino lucidità e visione di gioco. È uno dei migliori difensori tra il 1972 e il 1974 e con Wilson e Martini fanno una diga difensiva quasi insormontabile. Nell’estate del 1973 ha richieste da tutte le squadre del nord, ma il presidente Lenzini e soprattutto Maestrelli, rifiutano qualsiasi ipotesi di trattativa per il suo cartellino.

Si consolerà con lo Scudetto del 1974 vinto da romano nel suo stadio. La sera dei festeggiamenti fu derubato della sua auto con dentro il giaccone di pelle che, scaramanticamente, portava anche quando faceva un caldo da spiaggia. La macchina fu ritrovata pochi giorni dopo, ma del giaccone non ebbe più traccia. La stagione 1974-75 lo vide sempre protagonista, ma la malattia dell’allenatore fu un colpo tremendo per tutta la squadra che non si ripeté ai livelli della stagione precedente.

Oddi al Cesena nel 1977, mentre contrasta lo stacco di testa dello juventino Bettega nella sfida di Coppa Italia (0-0) del 28 agosto 1977 a Torino; osservano l’azione Causio, Boninsegna e Beatrice.
Con Maestrelli malato, la società capitolina compie l’errore di smembrare la squadra. A tal conto, il capitano Pino Wilson aveva manifestato, sin dagli inizi, una contrarietà a tale scelta poiché veniva di fatto ridimensionata quella forte squadra, sapientemente costruita dal loro amato allenatore Tommaso Maestrelli.[2] Così su indicazione del nuovo tecnico Corsini, spinto anch’egli da cattivi suggerimenti, anche Oddi viene ceduto, dopo 132 presenze in sei anni di Lazio. Finisce, insieme al regista Mario Frustalupi, tra le file del Cesena in cambio di Ammoniaci e Brignani, facendo la fortuna del piccolo club romagnolo che centrò la qualificazione in Coppa UEFA l’anno successivo.

Nel Cesena Oddi trascorre otto lunghi anni tra Serie A e Serie B ma il desiderio di tornare a Roma è così forte che nel 1983, a trentacinque anni, accetta di buon grado la chiamata dalla Lodigiani in Serie C2, dove rimane un altro anno prima di terminare la sua carriera di calciatore. Ma il calcio è la sua vita ,quindi Radiosei lo arruola tra le file dei suoi opinionisti perchè pochissimi sanno parlare di calcio e di Lazio come Lui …e la passione continua dietro ai microfoni.

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