Chi è Crespi, il talento che trascina la Primavera

Chi è Crespi, il talento che trascina la Primavera

Rassegna stampa

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Si chiude una porta, si apre un portone.

E Valerio Crespi è stato bravissimo a infilarvisi. Cosa che è abituato a far fare anche al pallone, regolarmente spedito alle spalle dei portieri avversari. Sono già 11 i gol segnati nelle prime 12 giornate del campionato Primavera 2. Esattamente il 45% delle reti della Lazio in questa stagione. A lui si sono aggrappati i biancocelesti, che nelle prime 7 giornate avevano raccolto appena 7 punti: ora sono però arrivate 5 vittorie di fila, e Crespi ha segnato in 4 di queste. L’obiettivo della promozione in Primavera 1 è raggiungibile soprattutto in virtù del suo apporto.LA STORIA – Già nella passata stagione Crespi, attaccante classe 2004, aveva fatto benissimo: 21 gol con la Lazio fra campionato (Primavera 2), Coppa Italia di categoria e playoff. Le sue reti non sono però bastate per raggiungere la promozione. Crespi è però stato uno dei pochi a dare segnali positivi anche in una stagione negativa come quella scorsa. Per questo la Lazio ha continuato a puntare su di lui, e i risultati si stanno vedendo. A individuarlo è stato Bianchessi, il responsabile del settore giovanile biancoceleste, quando Valerio aveva appena 16 anni. Da piccolissimo era stato per diverse stagioni alla Roma, che poi però non ha creduto in lui. Lo prese il Savio, con cui è diventato un predatore d’area: nella stagione 2018-19 ha realizzato più di 30 gol, attirando appunto le attenzioni della Lazio. A Formello sono convinti che, continuando a lavorare sodo come sta facendo, possa ritagliarsi una carriera importante, anche in Serie A. Questo anche perché Crespi è dotato di caratteristiche che, negli ultimi anni, si sono un po’ perse: sinistro naturale, è un vero e proprio attaccante d’area di rigore. Si concentra prevalentemente su quello, un po’ come faceva i vecchi numeri 9. Non è un giocatore da Tiki-Taka, è più un finalizzatore. Forte fisicamente e bravo nel colpo di testa, ricorda, nelle movenze, un altro attaccante passato più di 20 anni fa a Formello: Christian Vieri. Crespi ha però comprensibilmente idoli più recenti: “Il miglior giocatore della prima squadra è ovviamente Immobile, mi ispiro a lui – ha raccontato -. Il mio calciatore preferito in assoluto è però Robert Lewandowski”. Su Crespi, legato alla Lazio da un contratto fino al 2024, è già piombata la Nike, con il quale il ragazzo ha sottoscritto un contratto di sponsorizzazione.FUTURO Molti tifosi chiedono già il suo inserimento in prima squadra, anche perché in attacco manca una vera alternativa a Immobile. Affiancarlo all’attuale capitano potrebbe anche aiutarlo a crescere. Storicamente poi la Lazio, negli anni, ha sfornato diversi giocatori offensivi importanti, cosa che però non le riesce più da diverso tempo: dopo i vari Bruno Giordano, Vincenzo D’Amico, Paolo Di Canio e Marco Di Vaio, le nuove leve hanno fallito. Crespi può riuscire nel grande salto, anche perché viene descritto come un ragazzo molto ambizioso e di personalità. All’interno dello spogliatoio è un leader, i compagni si affidano non soltanto ai suoi gol ma anche alla sua grinta. “Certamente vorrei far parte della prima squadra, sono laziale sin da bambino – ha raccontato Crespi -. La prima partita vista allo stadio è stata contro il Borussia Dortmund in Champions League”. Pur percependo l’apprezzamento della società Crespi riesce a mantenere i piedi per terra: “Non sono un fenomeno, Milinkovic lo è”. Sarri lo osserva con attenzione, ma, proprio come dimostrato con Luka Romero, starà attento a non bruciare le tappe. L’inserimento deve essere graduale. E intanto Crespi ha il dovere di riportare in Primavera 1 la Lazio. Quando avrà terminato il suo compito con i pari età, potrà salire di livello. D’altronde già quando da piccolissimo lo scartò la Roma, Valerio ha imparato che spesso quando si chiude una porta si apre un portone…

Gazzetta dello Sport