
‘QUELLI CHE…’ – L’esperto francese su Tudor: “Non amato dalla piazza, ma il migliore post Deschamps. Immobile? Convivenza rischia di non essere semplice. Vi spiego perché…”. Poi su Guendo… (AUDIO)
Parola all'opinionista
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Chiarezza sul Tudor di Marsiglia… Esperto calcio francese: COSIMO BARTOLONI (Cronache di spogliatoio) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’
“Mi fa piacere che si voglia fare chiarezza sul Tudor di Marsiglia perché si leggono molte informazioni fuorvianti.
Si legge che abbia spaccato lo spogliatoio, che abbia litigato con Guendouzi, che fosse odiato dalla piazza… tutto sbagliato.
L’Olympique poche volte nella sua storia è andato bene ed è stato così costante come con Tudor.
Già nelle amichevoli estive andate piuttosto male il pubblico si è spazientito e addirittura nell’amichevole Marsiglia-Milan finita due a zero per i rossoneri, Tudor alla lettura delle formazioni è stato fischiato.
Poi è iniziato il campionato e l’OM ha fatto 7 vittorie e 2 pareggi nelle prime 9 partite e alla fine è arrivato terzo. L’unica macchia è stata l’eliminazione dalla Coppa di Francia dopo l’eliminazione del Psg, coppa nella quale l’OM aveva la strada spianata.
Per quanto riguarda la Lazio, considerando i carichi di lavoro di Tudor, l’età e il momento, per me potrebbe essere difficile per Immobile convivere con un allenatore come Tudor. Ma non dipende per forza dall’età: un giocatore come Alexis Sánchez con Tudor è andato fortissimo. Dipende dall’attitudine del giocatore. Tudor è un allenatore che se gli stai dietro, ti tiene sempre in considerazione.
Ad esempio tra Bielsa e Tudor, io dico Tudor. Penso che da Deschamps in poi il miglior allenatore mai visto all’OM sia proprio lui. Purtroppo lui è andato via stufo dell’ambiente e del fatto che la piazza non l’abbia mai digerito.
Argomento Guendouzi: lui fu escluso dal gruppo dei convocati non per motivi fisici, ma perché Tudor non l’aveva visto concentrato nei giorni precedenti. E lui è molto attento a queste cose. Ma questa cosa è accaduta anche con altri giocatori, non solo con Guendouzi, anzi lui era un punto fermo del suo OM”.
Alessio Buzzanca