
Derby senza storia: la Roma passeggia su una Lazio inesistente
Approfondimenti
Condividi l'articolo
Primo tempo senza storia
In un Olimpico gremito e bollente la Roma parte a razzo e alla prima occasione utile passa in vantaggio: se la traversa ferma una possibile prodezza di Pellegrini direttamente da calcio d’angolo, è invece lesto Abraham a correggere in rete e sbloccare la contesa quando sono passati appena 56 secondi.
La reazione laziale non riesce
Inevitabile vedere una Lazio diversa da quella moscia e ripetutamente trafitta del primo tempo. Già dopo poco più di un minuto è Pedro a lanciare il primo segnale, con un destro alto che vale più per il morale che come gesto di pericolosità vero e proprio. I biancocelesti trovano maggior predominio territoriale e nel possesso, non riuscendo però a far male per lunghi tratti alla difesa di casa, ben schierata e supportata anche dal lavoro dei centrocampisti. La grande occasione della prima metà di ripresa, perciò, la confezionano i giallorossi con un efficace asse verticale Cristante-Abraham e la tripletta mancata dal centravanti per un piatto troppo aperto di fronte a Strakosha. Più passano i minuti e più diventa chiaro come gli attacchi laziali siano destinati a rimbalzare contro all’attenzione difensiva romanista, spinta anche dagli incessanti canti degli spalti. Un’occasione ghiotta capita a Cataldi, su punizione, ma il 32 mostra la differenza tecnica oggi esistente tra lui e Pellegrini. Gli ultimi minuti diventano quindi giusto occasione perché la grande festa romanista prenda forma. Tuttomercatoweb.com