
Inchiesta plusvalenze: gli scambi gonfiati coinvolgono almeno 6 club di Serie A
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“Gli scambi gonfiati coinvolgono almeno 6 club”, titola La Repubblica. Il Genoa ha chiuso affari per 123 milioni con i bianconeri e 78 con l’Inter. In 5 anni raddoppiato a 739 milioni il peso del calciomercato, ma con pochi contanti.
“Colpa di tutti: il virtuoso Napoli ha pagato 20 dei 71 milioni per Osimhen dando al Lille giovani oggi ai margini del calcio professionistico e Karnezis, terzo portiere sull’orlo della “pensione” – scrive Matteo Pinci -.
Anche nella Juventus l’impatto dei ricavi è cresciuto vertiginosamente in due anni: dal 2018 al 2020, il periodo sotto indagine, gli effetti prodotti dalle cessioni sono cresciuti del 70%. Una delle società con cui la Juve ha messo in atto un flusso piuttosto continuo è il Genoa: tra i due club sono circolati circa 123 milioni di euro in trasferimenti. In realtà soltanto 25 sono andati a ingrassare i conti correnti. Il resto si è compensato in un pari e patta. (…) Prendete l’Inter. Dal 2018, tra i nerazzurri e il Genoa sei operazioni per 78 milioni: tre acquisti per club. Ma, nei fatti, si sono mossi solo 5 milioni. Anche perché i giocatori erano quasi sempre gli stessi: nel 2018 il Genoa acquista il portiere Radu, l’anno successivo lo riprende l’Inter spendendo poco più di quanto incassato. Dodici mesi dopo tocca a Pinamonti: va al Genoa per 19 milioni, un anno e torna per 21 all’Inter dove lui e Radu non giocano mai. Idem Vanheusden, venduto allo Standard per ricomprarlo, senza impiegarlo. Perché un club in crisi dovrebbe spendere per giocatori inutili? La plusvalenza messa a bilancio dopo la prima cessione, ad esempio (…)”.