
La nuova frontiera del Derby, Sarri vs Gasp: due filosofie opposte per una rivalità lunga 20 anni
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Per la prima volta Sarri e Gasperini si sfidano da allenatori delle due squadre della Capitale.
Gian Piero Gasperini è il tecnico con più panchine in Serie A Enilive tra gli allenatori in attività (602, sesto di sempre), frutto di un percorso da istruttore iniziato nelle giovanili della Juventus dopo una carriera da calciatore tra Serie B e una breve parentesi in A col Pescara. La sua ascesa è fulminea e in pochi anni passa dal Crotone al Genoa, con cui nel 2007 conquista la promozione in A, categoria in cui resterà protagonista per ben 19 stagioni.
Nonostante il solo anno di differenza che lo divide dal tecnico della Roma, Maurizio Sarri vanta meno della metà delle panchine in Serie A (297), segno di un percorso di vita e professionale diverso. Avvicinatosi al mestiere senza un passato da calciatore, ha impiegato vent’anni tra dilettanti e categorie inferiori prima di arrivare nella massima divisione nel 2014 con l’Empoli. Una parabola molto diversa culminata con l’esperienza al Napoli, lo Scudetto alla Juventus, oltre al trionfo europeo con i Blues.
Una rivalità lunga vent’anni
Il primo incrocio risale al 29ottobre del 2005 in Serie B: Crotone-Pescara 0-0. In cadetteria si affrontano tre volte – due pareggi e un successo per il Gasp – prima di ritrovarsi in Serie A nel 2014 (Genoa-Empoli 1-1) dopo un buco di sette anni. Da allora i duelli sono stati numerosi: 21 in totale, con un bilancio in grande equilibrio – 6 vittorie per Gasperini, 7 per Sarri e 8 pareggi.
Tra le sfide più iconiche spiccano il 2-0 dell’Atalanta sul Napoli al San Paolo nel 2017 firmato da una doppietta di Caldara, o il 3-1 in rimonta della Juventus a Bergamo con doppietta di Higuaín e sigillo di Dybala. Gli ultimi precedenti risalgono alla stagione 2023/24: all’Olimpico la decide Vecino con una splendida acrobazia per il 3-2 finale per la Lazio, mentre al ritorno è l’Atalanta a imporsi 3-1 con la doppietta di De Ketelaere.
Filosofie opposte, impronta comune
Il bilancio numerico racconta equilibrio, ma sul piano tattico il confronto è stato sempre acceso. Da una parte il “Sarriball”, come ribattezzato dalla stampa in Inghilterra durante la sua avventura in Premier League, basato su gioco posizionale, triangolazioni, corse del terzo uomo e un 4-3-3 capace di creare superiorità con schemi ripetuti. Dall’altra l’approccio rivoluzionario di Gasperini, che ha riportato in auge difesa a tre e marcature a uomo a tutto campo, concetti che parevano fuori moda ma che lui ha trasformato in un manifesto moderno. L’uno contro uno a tutto campo, la capacità di coinvolgere tanti uomini nella fase offensiva e la pressione feroce e continua sono diventati marchi di fabbrica del suo calcio verticale e aggressivo, capace non solo di esaltare i giocatori ma anche di influenzare allenatori di primissimo piano in Europa.
Sarri è erede e perfezionatore dei principi di Michels, Sacchi e Guardiola, adattati con precisione scientifica alla realtà del calcio italiano corrente. Gasperini ha riscritto il vocabolario tattico della Serie A, trasformando nozioni date per superate in strumenti moderni di successo, replicati e reinterpretati a ogni livello del calcio europeo.
La nuova frontiera del Derby
Stavolta lo scenario è speciale: il Derby della Capitale, una rivalità eterna che aggiunge pathos e responsabilità. Lazio e Roma arrivano da una sconfitta – i biancocelesti col Sassuolo, i giallorossi col Torino – e non possono permettersi passi falsi. Sarri non vuole la terza battuta d’arresto in quattro giornate, Gasperini cerca il riscatto dopo il primo ko casalingo.
Nei derby romani Sarri vanta finora un bilancio positivo (4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) mentre Gasperini, invece, lega la sua esperienza nelle stracittadine soprattutto al periodo genovese, con 4 successi, 2 pari e 5 sconfitte contro la Sampdoria.
Ora questo duello trova nel Derby della Capitale la sua cornice più epica: una rivalità eterna, scolpita nelle fondamenta di Roma, pronta ad aggiungere in caratteri latini i nomi dei due allenatori nella sua saga senza tempo.
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