La ripresa di Hysaj: “Dura entrare nel nuovo mondo di Sarri, ma ora sto bene. Bivio Milan”

La ripresa di Hysaj: “Dura entrare nel nuovo mondo di Sarri, ma ora sto bene. Bivio Milan”

Dichiarazioni

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Elseid Hysaj, terzino della Lazio, parla in mixed zone al termine della gara di Coppa Italia vinta contro il Bologna del suo rendimento: “È stata un po’ dura per me entrare nel nuovo mondo di Sarri, però quest’anno sto meglio fisicamente, mi sto allenando, sto cercando di capire dove posso migliorare.

Il lavoro prima o poi dovrebbe pagare. Sarri diverso qui rispetto a com’era in precedenza? Diverso no, solamente che la squadra, cambiando modulo, ci ha messo un po’ più di tempo a capire i movimenti, le cose che vuole il mister. Le cose ora stanno riuscendo bene ai ragazzi, Luis Alberto, Milinkovic sono bravi e svegli a cambiare mentalità. Noi stiamo andando avanti, si vede anche nelle partite, stiamo facendo quello che vuole il mister”.

La serenità vista oggi in campo a volte in campionato non la mostrate. 
“È un problema che stiamo cercando di risolvere. Non capiamo neanche noi da cosa possano nascere, sono momenti, anche un minuto, ma che ti possono cambiare la partita. Nel calcio non si sa mai cosa possa succedere da un minuto all’altro. Stiamo cercando di metterci bene dietro, non prendere contropiedi e gestire meglio la partita”. 

In cosa sei cambiato rispetto alla scorsa stagione?
“Un po’ tutto, venire qui dopo sei anni al Napoli è stata dura anche per me, nonostante io abbia dell’esperienza. Cambiare tutto è diverso. Adesso mi trovo bene con tutti i compagni, con tutta la squadra, stiamo iniziando a fare il gioco del mister, sto entrando anche io nel gioco suo ed è molto bello”

Quanto pesa l’assenza di Immobile?
“Non c’è niente da dire. È tra i migliori attaccanti d’Europa. Ci voleva uno come Felipe che riesce a cambiare ruolo velocemente, ci darà una mano finché non rientrerà Immobile”. 

Ora c’è il Milan.
“Sarà una partita importante, tutti noi siamo concentrati da stasera al Milan. Se si vince siamo a un punto, se si perde può essere un pericolo per noi. Possiamo pensare di essere lontani, ma alla fine saremmo sempre lì. Dobbiamo pensare solo a fare come stiamo facendo, il campo darà le risposte”.

Come vivi il dualismo con Marusic e Lazzari? 
“Sono due bravissimi giocatori e bravi ragazzi, non c’è nulla. Siamo amici, chi gioca dà il massimo, chi entra dà comunque il massimo. Per me giocare a sinistra è un po’ più difficile, ma devo abituarmi come ho sempre fatto, non è un problema, solamente un’abitudine da prendere”.