
Difesa ok, attacco flop: la Lazio di Sarri fra pregi e difetti
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Tanta attenzione in difesa, attacco piatto: il punto sul gioco della Lazio
Dello 0-0 contro il Napoli, la Lazio di Maurizio Sarri si porta a casa dati e indicazioni utili.
Il blocco difensivo che ha visto, a rotazione, impiegati Romagnoli, Gila e Patric ha funzionato bene. Sarri sta ritrovando le proprie geometrie difensive ed un’organizzazione tattica nella propria metà campo che era stata chiave nella passata stagione. A riprova dell’andamento più che positivo nella difesa della Lazio, il ruolo di quarta difesa del campionato con 20 gol subiti, alle spalle solo di Inter (10), Juventus (13) e Torino (19).
Dall’attacco solo 13 reti, Immobile top scorer con 4 centri
Risulta. invece, più problematica la situazione del reparto avanzato. I biancocelesti hanno appena l’undicesimo attacco del campionato, avendo segnato 24 reti nel corso di queste prime 21 partite disputate in Serie A. L’attacco di Sarri fino ad ora ha faticato a mettersi in modo ed i numeri degli attaccanti fino ad ora stanno lasciando a desiderare. Gli attaccanti biancocelesti hanno segnato appena 13 reti, con Immobile ancora capocannoniere di squadra con all’attivo 4 gol; solo 2 invece per Felipe Anderson e Taty. Troppa poca, insomma, la produzione offensiva dimostrata fino ad ora. Certo, è un dato sul quale influiscono anche i 10 fra pali e traverse colpiti, che in più di un’occasione avrebbero fatto comodo al risultato. Non sia, però, una giustificazione per la scarsa incisività sotto porta dimostrata fino ad ora. Soprattutto da fuori area, infatti, fino ad ora non sono arrivati grandi risultati: outside-the-box gli uomini di Sarri fanno segnare appena 2 gol su 91 tentativi provati questa stagione.