
Lazio, emergenza stiramenti: dal ritiro sono sette. E Taty rischia un mese di stop
Infermeria
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Continua il momento no in casa Lazio: con quello di Castellanos, arriva a 7 il numero di stiramenti subiti dai calciatori biancocelesti da inizio stagione.
Il numero di infortuni muscolari continua a crescere e preoccupa Maurizio Sarri: da luglio a oggi sono già sette glistiramenti registrati. L’ultimo riguarda Taty Castellanos, costretto a fermarsi per una lesione al retto femorale destro dopo settimane di fastidi. Già dopo la gara con il Sassuolo, il tecnico aveva accennato a qualche problema agli adduttori dell’argentino, poi impiegato solo nel finale del derby. Ora, però, il centravanti è nuovamente ai box. Oggi si sottoporrà agli esami per valutare l’entità dell’infortunio: in caso di lesione di primo grado lo stop sarà di circa 20 giorni, altrimenti di un mese. In ogni caso, il suo rientro è previsto non prima della sosta di novembre, insieme a quello di Rovella.
Castellanos va così ad aggiungersi a una lista già lunga. Prima di lui si erano fermati Zaccagni (lesione agli adduttori sinistri, nella stessa zona operata a giugno per pubalgia), Dele-Bashiru (bicipite femorale destro), Lazzari (polpaccio destro), Vecino (bicipite femorale sinistro) e Patric (retto femorale sinistro). A questi si somma Rovella, fermo per una pubalgia cronica definita “sindrome retto-adduttoria”, una fastidiosa infiammazione muscolare che lo tormenta da tempo.
Resta da capire cosa stia provocando una simile emergenza fisica, soprattutto considerando che la Lazio gioca una sola partita a settimana. Il Corriere dello Sport ha individuato due possibili cause: la rizollatura dei campi di Formello, completata in estate, e la gestione dei carichi di lavoro nella preparazione atletica. La società esclude problemi legati ai terreni di gioco, ma lo staff tecnico continua a monitorare la situazione, analizzando i metodi di allenamento basati sulla forza, pilastro del “protocollo Sarri”.