Lazio-Flaminio, due anni per gettare le basi: tempi ed iter dopo l’incontro con il Campidoglio
Rassegna stampa
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La Lazio, nella giornata di ieri, si è formalmente mossa chiedendo attraverso una pec un incontro al Comune per poter presentare e discutere del progetto sul Flaminio. Un passo in avanti a cui faranno seguito degli altri, primo fra tutti la fissazione di una data in cui le parti si vedranno.
Successivamente, gli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale valuteranno la solidità dei documenti e se l’esito dovesse essere positivo verrà costituita la conferenza di servizi preliminare. Poi, il passaggio in Giunta per ottenere l’approvazione. In questa fase, spiega il quotidiano, Lotito riceverà indietro il progetto con le osservazioni e le eventuali modifiche da apportare al piano originario. Quando le parti si saranno allineate ci sarà il vero e proprio progetto esecutivo che porterà a una conferenza decisoria. L’avviso pubblico di bando, la concessione in uso e l’inizio dei lavori saranno gli ultimi step se tutto dovesse procedere per il verso giusto. L’obiettivo è riuscire a porre le basi entro il 2026, anno in cui scadrà il mandato dell’attuale amministrazione.