
Lazio, giostra del gol di matrice sarriana
Rassegna stampa
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Massimo due tocchi, attacco della profondità e gol a grappoli: benvenuti sulla giostra della Lazio. Sarri sarà anche il maestro della difesa negli allenamenti tattici a Formello, ma non va dimenticato che il fiore all’occhiello dei suoi schemi resta l’attacco.
PALLA A NOI – Una propensione offensiva su di giri che nasce da un altro pilastro della filosofia sarriana: possedere il pallino del gioco. Sbirciando tra le statistiche della Serie A emerge che la squadra con il possesso palla medio più alto è proprio la Lazio: 29 minuti e 57 secondi. Meglio anche delle prime quattro della classe (quella che si avvicina di più è il Napoli con 29’ e 30’’). Pollice in su perciò per il secondo mantra di Sarri assicurato dall’efficienza sotto porta, decisiva per concretizzare gli sforzi dell’intera manovra. Immobile e compagni hanno tirato 362 volte in totale, 156 delle quali tra i pali avversari. Considerati i 64 gol segnati significa che la Lazio fa centro ogni 2,4 tiri materializzando quindi il 41% delle occasioni. Anche qui la squadra di Sarri non ha eguali al momento in Serie A, ma stavolta il tecnico si chiama fuori visto elogiando le qualità dei calciatori stessi: «Quando i giocatori fanno certe cose il merito è loro, non mio». È anche grazie a lui però se Immobile è alla ricerca costante di record e capocannoniere con 24 gol, Milinkovic si ritrova ad un passo dalla seconda doppia cifra in carriera e Felipe Anderson è tornato a brillare: «Se giocasse al 100% non sarebbe qui». Prima missione compiuta quindi per il Comandante, visto che in fase di costruzione la sua Lazio ha un ritmo da scudetto, altro che da sesto posto.
Il Messaggero