Lazio, il Sarri “risultatista” cerca l’impresa a San Siro: difesa alla prova del nove

Lazio, il Sarri “risultatista” cerca l’impresa a San Siro: difesa alla prova del nove

Rassegna stampa

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A San Siro ci torna Sarri e se fosse rimasto fermo alla realtà la Lazio oggi sarebbe nelle sabbie mobili della classifica.

La striscia di sei risultati utili è valsa la proiezione alle porte dell’Europa. Dall’Inter in poi la Lazio si troverà ad affrontare Lecce in casa, due volte il Milan tra campionato e Coppa Italia, a San Siro e all’Olimpico, poi il Bologna sempre in casa. Questo dal 9 novembre al 7 dicembre, con in mezzo la pausa. Per il resto del mondo la missione “Inter” non è proprio possibile, ma Sarri vuole provare a fare il guastafeste in questo campionato, il rompiscatole. Non ha nulla da perdere, tutto da guadagnare. Ha creato una Lazio in contrasto ideologico con il sarrismo, più pratica, tutta difesa e contropiede tranne rari momenti di palleggio. La nuova forza di Sarri, che un tempo veniva rimproverata come debolezza, è la capacità di annullarsi e di adattarsi ancora di più ai giocatori, più di quanto fatto in passato. Ha applicato metodi opposti rispetto alle sue leggi calcistiche, lontanissimi tra loro e in teoria incompatibili.

Ma stanno iniziando a funzionare. Sarri ha la terza difesa del campionato e nessuno in Italia ha fatto registrare sei clean sheet. E’ partito dai giocatori senza ancora arrivare al gioco, innanzitutto per raggiungere lo scopo del teorema: il risultato. Con una coperta troppo corta per ogni stagione, mettendo, togliendo, spostando, inserendo, inventandosi ruoli e rispolverando giocatori, è riuscito a tenere in equilibrio il debole castello di carte che s’è trovato a gestire. C’era il rischio che la squadra subisse valanghe di gol, è riuscito a blindarla. La fase difensiva è la base portante della Lazio. La prova del nove si avrà a San Siro contro l’armata che sta segnando di più. Corriere dello Sport