
Lazio-Luis, altro strappo: diserzione per una pendenza, Lotito pronto a prendere provvedimenti
Rassegna stampa
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Caso rientrato? Neanche per sbaglio.
MUGUGNI
Ecco l’asso di picche nelle carte del Mago. Per carità, ognuno ha le proprie ragioni e sceglie le modalità in cui farle valere di fronte al proprio datore di lavoro. Ma certo, ci mancava solo Luis Alberto a incendiare ulteriormente questo momento già così caotico e complicato. Fabiani ieri ha lavorato al mercato e a questo caso riesploso. Sarri stavolta non ha voluto metter bocca, dopo esser stato costretto a intervenire ad Auronzo per placarlo ed evitare che tornasse nella capitale in anticipo. Luis Alberto è questo, non si è mai fatto passare nulla sotto il naso e non è cambiato. Il tecnico lo ha solo plagiato e trasformato in campo. Ma Lotito sapeva benissimo da fine aprile di non potersi permettere mezzo sgarro e cosa avrebbe rischiato trattenendolo alla Lazio. Ora oltretutto deve tenere buoni i suoi compagni, già infastiditi per il loro ritardo rispetto al Mago. Da Zaccagni a Immobile, passando per Romagnoli e Felipe Anderson, tutti in attesa di una vecchissima promessa di adeguamento.
ASSENTI
Non solo il Mago. Assente ieri anche Akpa Akpro, ancora ai box dopo la botta rimediata al piede destro in ritiro. Cataldi ha pienamente smaltito il risentimento muscolare accusato nell’ultima amichevole di Auronzo contro gli sloveni dell’NK Bravo. Altro riposo invece per Hysaj, c’è la solita tendinite a tormentarlo. L’albanese comunque stamattina dovrebbe partire intorno alle 10 con il resto del gruppo che svolgerà la rifinitura in Inghilterra e poi da lì venerdì raggiungerà direttamente la Spagna per il trofeo Costa Brava contro il Girona dell’ex Castellanos. Ci sarà Luis Alberto dopo l’ennesimo capriccio di prestigio? Il Messaggero