
Lazio-Milan, il retroscena sul rigore non dato
Rassegna stampa
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Lazio-Milan può essere terminata sul rettangolo di gioco, ma fuori dal campo la partita non è mai finita, soprattutto in seno al rigore non concesso.
Come riporta il CdS nella sua edizione web, giovedì scorso si è tenuto in videoconferenza il classico raduno che coinvolge direttori di gara e assistenti. Il raduno è sempre un momento utile per fare il punto sull’operato degli uomini del designatore Rocchi. Nell’ultimo incontro il capo degli arbitri ha colto l’occasione per analizzare criticamente proprio gli episodi chiave dell’ultima giornata. A far discutere, fra tutti, proprio il presunto contatto da rigore fra Maignan-Castellanos nel primo tempo di Lazio-Milan che il direttore di gara non ha reputato sufficiente per fischiare la massima punizione. Da ciò che emergerebbe, in conferenza non tutti erano d’accordo con la decisione di Di Bello, e lo stesso designatore ha ribadito la sua posizione. Secondo Rocchi, infatti, se Di Bello avesse concesso il rigore non ci sarebbe stato alcun errore.
In occasione del raduno arbitrale in video-call, Rocchi ha avuto anche tempo e modo di puntualizzare la sua posizione anche sui due rossi diretti estratti a gara in corso. Entrambi erano, a suo dire, tutti evitabilissimi.