Lazio, pubblico da record: con Lotito mai una media così alta

Lazio, pubblico da record: con Lotito mai una media così alta

Rassegna stampa

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Unità ritrovata.

La Lazio, in questo inizio di stagione, si è immersa nell’affetto della gente. Nelle otto partite casalinghe disputate in campionato (derby escluso perché da calendario era in trasferta), i biancocelesti hanno avuto una media di 41.963 spettatori a incontro. Mai, nei quasi 19 anni di era Lotito, è stata così alta. Un cambio di rotta evidente, considerando che ad aprile, nella gara con il Milan, c’era stata la protesta per il carobiglietti. Il rapporto sembrava irrecuperabile, invece i laziali sono tornati allo stadio. Bene la campagna abbonamenti (26.193), bene anche la corsa al singolo biglietto. Merito, oltre che del buon mercato che ha riportato entusiasmo e dei risultati della squadra, anche dell’ufficio comunicazione (più coinvolgente rispetto al passato) e marketing. Ottima la risposta dei laziali all’iniziativa effetto domino (se si comprava il tagliando per Lazio-Spezia si aveva uno sconto per la gara successiva con l’Udinese e, in caso di doppia presenza, uno ulteriore per la gara con la Salernitana), al punto che ce ne saranno altre anche nel 2024. Non un caso quindi che in quelle tre gare ci sia stata un’ottima risposta (mai sotto le 40mila presenze, oltre le 45mila con l’Udinese). Interessante notare che la partita con meno risposta da parte del pubblico sia stata quella di giovedì (quindi infrasettimanale) col Monza (35.376) e che, a causa delle limitazioni, si è venduto poco per la gara col Napoli (37.573, quasi 20mila in meno rispetto all’altro big match, con l’Inter). Considerando che sul finale di stagione, se la squadra è in corsa per obiettivi concreti, la partecipazione aumenta e che la Lazio dovrà ancora ospitare Milan, Roma e Juventus, la media può salire ancora. Non un dato di poco conto, considerando che con la partecipazione attuale quello biancoceleste è il quarto club in Italia a portare più gente allo stadio (dopo le milanesi e la Roma). Questo con uno stadio, l’Olimpico, non esattamente adatto al calcio (le partite si vedono male, soprattutto nei settori popolari). Ma che in Italia ci sia un problema con gli stadi lo dimostra il fatto che la Lazio, benché quarta in A per partecipazione, crolli al 29esimo posto se si considerano i primi 5 campionati d’Europa. Meglio fanno club di città nettamente più piccole (Schalke, Newcastle, Borussia Moenchengladbach), che in alcuni casi vivono anche una situazione di classifica drammatica.

Corriere della Sera