Lazio, Sarri e i conti in sospeso con l’Atalanta. Serve l’impresa contro una rosa che vale quasi il doppio

Lazio, Sarri e i conti in sospeso con l’Atalanta. Serve l’impresa contro una rosa che vale quasi il doppio

Rassegna stampa

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Sarri oggi, riporta Il Messaggero, poteva essere al posto di Juric, se solo Percassi e Pagliuca avessero ascoltato D’Amico.

Il ds dell’Atalanta nutre una stima infinita per Maurizio: dopo averci parlato più volte di mercato, a maggio era pronto a trascinarlo al Milan, prima d’essere bloccato lui stesso dal club lombardo; poi ha provato a portarlo alla Dea, ma ai piani alti volevano un allenatore che proseguisse la tradizione di Gasperini per non dover stravolgere l’assetto tattico e quindi l’organico. Dopodomani pomeriggio affronterà proprio l’Atalanta con la Lazio, e per forza farà un pensiero a ciò che sarebbe potuto essere e
non è stato.


Il costo della rosa della Dea, si legge, ammonta a 460 milioni, quasi 200 in più della Lazio (266), che domenica avrà nella formazione titolare appena due calciatori pagati più di 10 milioni (Guendouzi e Dia), complici le probabili panchine di Isaksen e Noslin, più le assenze di Rovella e Castellanos. Nel club orobico tutti raggiungono la doppia cifra nel cartellino, tranne Carnesecchi e Bernasconi (cresciuti in casa) e Djimsiti, arrivato a zero dallo Zurigo. Dopo un decennio di equilibrio, ormai l’Atalanta ha spiccato il volo, mentre la società biancoceleste sta vivendo un momento di ridimensionamento.

Ora, conclude il quotidiano, l’obiettivo di Sarri è centrare un’altra impresa per far pentire gli orobici di non averlo ingaggiato e per rilanciare le ambizioni della Lazio.