
Lazio, solo in dieci mila all’Olimpico: affondo Lotito, la frattura è totale
Rassegna stampa
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Il braccio di ferro tra società e tifosi non accenna a placarsi.
Claudio Lotito, intervenuto prima del fischio d’inizio, ha espresso un pensiero netto davanti alle telecamere: «Non comprendo le ragioni dello sciopero, non riguarda un gruppo di persone ma un comportamento fuori dalle norme. Io rispetto i tifosi, ma le regole valgono per tutti. Certe rivendicazioni non sono accettabili». Il presidente ha definito “falsa” la ricostruzione secondo cui sarebbe stata negata la memoria di Paparelli e ha ribadito che quattro rappresentanti della tifoseria avevano chiesto di essere presenti in campo, richiesta giudicata non opportuna nel contesto attuale.La famiglia Paparelli, viene precisato, è stata sempre rispettata e accolta in maniera formale, lontano da ogni uso strumentale della tragedia.
Per Lotito, il tentativo di alcuni gruppi di assumere un ruolo decisionale nel rapporto tra club e tifosi è “inammissibile”. La protesta si è fatta sentire: all’Olimpico si sono contate poco più di diecimila presenze, mentre i settori tradizionalmente più caldi Curva Nord e Distinti, sono rimasti quasi deserti. I numeri del sondaggio interno alla nuova aquilotto Flaminia confermano il malcontento.Il presidente, però, tira dritto: «Nessuna intimidazione. La Lazio non può essere ostaggio di pochi». La frattura resta aperta e il clima, attorno alla squadra, continua a essere incandescente. Il Corriere dello Sport.


