
Lazio, la stagione in un dato: subisce più tiri in porta di quelli che crea
Statistiche
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Risvegliatasi da quel dolcissimo sogno che per chiunque è la Champions League dopo il perentorio 3-0 dell’Allianz Arena, è di nuovo tempo per i biancocelesti di fare i conti ad un campionato che fino ad ora ha deluso le aspettative.
I tiri in porta fatti
Nel corso delle prime ventisette partite di campionato, i biancocelesti hanno infatti fatto registrare una media di 3.3 tiri in porta effettuati a partita. Un dato scoraggiante, a ben pensarci, soprattutto se si mette fianco a fianco con quella striscia nefasta di incontri che hanno visto la Lazio non macinare più di un tiro in porta fra Atalanta e Napoli. Nella particolare classifica dei tiri in porta, il dato dei biancocelesti è in perfetta linea con quello del Cagliari (3.3) e nettamente inferiore a quello di altre squadre non esattamente irresistibili come Hellas Verona (3.7), Lecce (4.0) e Sassuolo (4.6).
Il dato, ed è da prendere con una certa attenzione, è inferiore anche a quello dell’Udinese, prossima avversaria dei biancocelesti. Per i friulani infatti questa stagione la media dei tiri in porta per partita, nonostante la scomoda posizione in classifica, è di 3.8. Il risultato è un attacco che, per reti fatte, è solamente decimo in campionato. Troppo poco per una squadra che vorrebbe coltivare aspirazioni europee, anche solo per la competizione UEFA cadetta. A pesare sicuramente le tante assenze stagionali, fra tutte il prolungato stop di Zaccagni, ma non può essere solo questo. Quante volte, quest’anno, la Lazio è sembrata inciampare o trovarsi priva di soluzioni negli ultimi 25 metri?
I tiri in porta subiti
Un secondo dato, che fa il paio con il primo, è quello dedicato ai tiri in porta concessi, di media, ogni gara. Fino alla 27esima giornata, la Lazio ha subito 3.9 tiri verso la porta. Una statistica che è comunque il linea con altre top del campionato come Atalanta (3.8), Fiorentina e Milan (4.0). Insomma, la difesa dei biancocelesti non sarà solida come quella dello scorso anno quando i capitolini furono il secondo reparto arretrato del campionato, ma il peggioramento non è tale da giustificare un crollo così evidente nelle performance generali di questa stagione.
A conti fatti, allora, se Sarri vuole ritrovare quel già citato ‘potenziale’, allora è necessario davvero ritrovare brillantezza offensiva. Questa, dal canto suo, deve necessariamente passare anche dai piedi di Ciro Immobile. Il capitano, in assenza di alternative di rilievo – tolto il deludente apporto generale di Castellanos – deve caricarsi sulle spalle il reparto avanzato insieme agli esterni.