Lazzari, serve uno scatto: dal rinnovo zero gol e zero assist

Lazzari, serve uno scatto: dal rinnovo zero gol e zero assist

Rassegna stampa

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Un vero paradosso.

Al limite dell’incoerenza. La Lazio, in questa stagione, ha perso diverse occasioni per allungare in classifica. Al momento i biancocelesti hanno un solo punto di vantaggio su Atalanta (che sfiderà domenica sera alle 20:45, diretta tv su Sky e Dazn) e Milan, benché abbiano gettato alle ortiche tanti, troppi punti. Specie contro le piccole: solo nel 2023 la squadra di Maurizio Sarri ha conquistato appena 3 punti complessivi contro Lecce (quattordicesimo), Empoli (dodicesimo), Fiorentina (tredicesima) e Verona (diciottesima). Pochi, considerando che in ognuna di queste partite la Lazio era in vantaggio e che aveva dunque l’occasione di raccoglierne 12. Ed è una tendenza che i biancocelesti stanno confermando da inizio stagione: negli scontri al vertice la squadra di Sarri nel campionato in corso ha preso 12 punti su 18, l’anno scorso appena 7. Contro le prime dieci squadre della classifica i biancocelesti hanno ottenuto 17 punti in 9 partite (circa 1,9 a incontro), sono invece 22 in 12 sfide contro chi occupa le posizioni dalla 11 alla 20. Media più bassa (anche se di poco), benché il livello delle avversarie sia inferiore. Proprio nelle gare in cui può allungare, la Lazio inciampa. Trovandosi poi nella situazione di dover vincere gli scontri diretti per poter continuare a restare in zona Champions League. L’accelerazione deve arrivare anche dai giocatori che ultimamente stanno rendendo meno. Contro l’Atalanta dovrebbe tornare dal primo minuto Manuel Lazzari. L’esterno destro ha perso, per scelta tecnica, la titolarità nelle ultime tre partite di campionato. Una serie così lunga di panchine non gli capitava da esattamente un anno: all’inizio del 2022, infatti, l’ex Spal era rimasto fermo a causa di un infortunio che gli fece saltare tre gare, e che spinse successivamente Sarri a lasciarlo inizialmente in panchina anche con Venezia e Roma (quindi per cinque gare complessive). Lazzari, d’altronde, inizialmente ha dovuto lavorare sodo per riuscire ad adattarsi alla difesa a 4. Non era abituato a giocare con questo sistema, ma, col tempo, ha convinto l’allenatore a dargli fiducia e di spostare Marusic a sinistra (con Hysaj declassato a riserva). A novembre il club ha deciso di rinnovargli il contratto, con tanto di ritocco dell’ingaggio, fino al 2027. Eppure in questa stagione il rendimento di Lazzari è calato. O almeno incide poco: ancora a secco di gol (l’anno scorso finì con tre marcature) e con un solo assist (nella passata stagione servì tre passaggi vincenti ai compagni). Reti e assist che Lazzari un anno fa aveva fatto registrare solo contro squadre della parte destra della classifica. Ora servirebbe un acuto nella sfida con l’Atalanta. Per quanto possa sembrare un paradosso. Che in questo caso sarebbe però positivo.

Corriere della Sera