‘SVB’ – Castroman: “Bellissimo veder giocare questa Lazio. Punto su Romero” (AUDIO)

‘SVB’ – Castroman: “Bellissimo veder giocare questa Lazio. Punto su Romero” (AUDIO)

Esclusive

Condividi l'articolo

Il mercato invernale di oggi non può reggere il confronto con gli anni di gloriosi dell’era Cragnotti.

A quell’epoca nella sessione di gennaio della stagione 2000/2001 arrivò dall’Argentina un giovane di belle speranze: Lucas Castroman. Il suo nome si legò fortemente alla Lazio e al derby. Era il 29 aprile 2001, minuto 95. Quell’attimo per sempre resto griffato col suo nome. “La Lazio è stata un pezzo della mia vita, – racconta in Esclusiva su radiosei Castroman – mi fa piacere parlare con voi”. Nel frattempo viene trasmessa la radiocronaca del gol al derby e Castroman si emoziona: “Dopo 21 anni è incredibile risentire la cronaca del mio gol. Quando stavo in panchina guardavo Zoff e pensavo nella mia testa di mettermi perché non potevamo perdere la partita. Quel derby per me è stato meraviglioso, quel pareggio è stato come una vittoria, non solo in campo ma anche fuori: mi ha fatto rimanere nel cuore dei tifosi laziali”.

LA LAZIO DI OGGI – “Cerco di guardare la Lazio attuale e di non fare paragoni con il passato. Tutti i giocatori sono diversi, poi Luka Romero mi somiglia fisicamente, non ora (ride, ndr) ma al Castroman dell’epoca. Vedere la Lazio, dopo quella di Simone Inzaghi, giocare con la palla al piede e passare dalla difesa all’attacco con il possesso è bellissimo. Questa credo sia l’arma in più di Sarri. Poi Milinkovic, Luis Alberto e Immobile fanno la differenza, come nei miei anni Veron, Crespo, Nedved”.

LUKA ROMERO – “Luka Romero finché deve giocare tante partite e dimostrare le sue qualità. Giocare una partita e una no è difficile, ma questo non significa che sto dicendo qualcosa contro Sarri. La Lazio l’ha preso da ragazzino, ha tanto tempo davanti, deve dimostrare tutto come ha già fatto intravedere quando è entrato. Ogni ingresso è stato molto positivo, ora deve continuare sempre di più a dimostrare. Per me in assoluto è meglio giocare, ma questo non significa che debba andare in un’altra squadra. Io ho sempre preferito giocare e per questo sono andato via dalla Lazio”.

SPALLETTI – “Spalletti è una bellissima persona, nonostante sia ststao dall’altra parte nella Capitale (si riferisce alla Roma, ndr). Con lui ho avuto da subito un rapporto bellissimo: stavo andando via dalla Lazio, sapevo che mi voleva a Udine, l’ho chiamato e mi ha dato quella confidenza che il giocatore deve avere dal suo mister. Lavora tantissimo sulla testa, sta dietro a ogni giocatore e se fai bene e lo ascolti ottiene risultati come quest’anno”.