Maglia “Hitlerson”: identificato il tifoso di Lazio-Roma

Maglia “Hitlerson”: identificato il tifoso di Lazio-Roma

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A tre giorni dal derby Lazio-Roma è stato identificato dalle forze dell’ordine il tifoso che domenica scorsa è stato immortalato in tribuna allo stadio Olimpico con indosso la maglia ‘Hitlerson’ e il numero 88, chiaro riferimento al saluto nazista.

I filmati delle telecamere e la maglia
Si tratta di un ragazzo tedesco simpatizzante della Lazio, che La Digos ha scovato grazie anche alle immagini realizzate dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, depositando poi al riguardo una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Roma.

L’uomo è stato immortalato dalle immagini delle telecamere poste all’ingresso della Tribuna Monte Mario, le quali, insieme all’esame degli accessi censiti dai tornelli della tribuna (scremati in virtù del timing cristallizzato dagli impianti di videosorveglianza), hanno consentito di ottenere il match con la foto di un tifoso tedesco abbinata ad un biglietto acquistato proprio per quell’area dello stadio. Lo stesso risulta gravato da un precedente di polizia risalente al 2009 quando, proprio in occasione del derby Lazio-Roma dell’11 aprile di quello stesso anno, era stato denunciato in quanto resosi responsabile di invasione di campo. Le indagini hanno consentito poi di individuare altre due persone di nazionalità rumena che, durante la partita, hanno ostentato il braccio destro teso in avanti, effettuando un saluto romano. Gli stessi sono stati immediatamente sottoposti al provvedimento Daspo da parte del Questore di Roma, sulla base di un’istruttoria della Divisione Anticrimine. Corrieredellosport.it

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“La Lazio è sempre stata in prima linea, in particolare con l’attuale presidenza, nel condannare pubblicamente, prevenire e reprimere senza riserve qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita.

La Lazio si dissocia da qualsiasi comportamento di questo tipo, illegale e anacronistico, essendo innanzitutto parte lesa da tali comportamenti.

L’ignoranza, l’inciviltà e la superficialità di molti hanno diffuso negli stadi d’Italia e non solo un germe pericoloso, indotto da pochissimi: molti replicano comportamenti di cui non conoscono neppure il significato e la portata.

Continueremo a farlo senza esitazioni, per difendere in Italia e all’estero l’immagine della Società, che è anche Ente Morale e non ha mai avuto nulla a che fare con queste azioni. La Lazio si ispira a valori opposti: inclusione, sportività e rispetto di tutti.

Anche in questo caso abbiamo messo in campo già prima e durante la partita di domenica scorsa Lazio-Roma la nostra organizzazione per la sicurezza, presieduta dal Prefetto Nicolò D’Angelo, già vicecapo della Polizia, per applicare severamente il codice etico, individuare i responsabili, inibirne l’accesso allo stadio e costituendoci parte civile per il risarcimento dei danni provocati. 

Nelle prossime ore comunicheremo gli esiti, già positivi, della nostra attività, confidando sulla fattiva collaborazione delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle regole democratiche”.