
Pedro: “La Roma il passato, ora tutto per la Lazio. Un’allegria lavorare con Sarri, è come Guardiola”
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Ha ritrovato il sorriso, Pedro.
Pedro e il lavoro con Sarri
“Sarri ha una idea chiara di gioco. Puoi farlo in Serie A, in Premier League, in Liga. Se hai le idee chiare di gioco puoi fare bene ovunque. Lui lavora ogni giorno e trasmette l’idea a tutti i giocatori. Il campionato è iniziato bene, ora dobbiamo continuare così. Qui ci sono tanti calciatori bravi: Felipe Anderson, Immobile, Milinkovic, Luis Alberto. Giocano con qualità e testa. Così è più facile giocare per me e ambientarmi. Non sai mai cosa ti aspetta quando arrivi in un nuovo club. Alla Lazio c’è voglia. Dopo due giorni ho subito giocato ad Empoli. Conosco bene Sarri, la sua filosofia non è facile da capire. Ma quando la squadra apprende diventa bello. Già nove gol segnati. Il campionato è difficile e lungo, dobbiamo continuare così per fare una grande stagione”.
L’esame Milan e la voglia di vincere
“Una partita tosta, difficile. Il Milan è aggressivo, ha grandi giocatori. Difficile vincere, ma è una grande opportunità di fare qualcosa di buono. Ho sempre voglia di vincere. Quello che dico nello spogliatoio quando mi chiedono qualcosa rispondo: lavorare per vincere. L’obiettivo finale è questo e vincere trofei. Meno male che gli stadi sono aperti, il pubblico è una parte fondamentale di questo sport. Senza tifosi non c’è gusto. All’Olimpico, con i tifosi, è stata un’allegria. Un giocatore con tanta esperienza vuole il tifo. C’è altra ambizione con i tifosi intorno. La maglia numero nove? Un numero libero che ho portato anche in nazionale. Qui hanno giocato tanti grandi giocatori. De La Pena e Mendieta sono importanti per la storia della Spagna. Per me è un privilegio giocare alla Lazio. Luis Alberto? Non so perché non va in nazionale, è fortissimo. Tutti hanno visto il Mago. Ha qualità, è un calciatore diverso. La domanda la faccio a Luis Enrique. Per me è da nazionale. Lavorare con Sarri vuol dire sempre imparare. Al Chelsea ho subito capito la sua idea di calcio e mi piace. È una persona molto importante per me, insieme abbiamo vinto l’Europa League. Poi cito Guardiola, lo ringrazio perché mi ha fatto vincere tutto al Barcellona. Luka Romero e Raul Moro? Hanno un grande futuro. Lavorano bene e cerco di insegnarli qualcosa. Sono sicuro che giocheranno tanto, ci sono qualità e personalità. Sono il futuro della Lazio. Messi via dal Barcellona? Non se lo aspettava nessuno. Ha giocato tutta la vita lì. Ama i blaugrana. Difficile capire cosa sia successo con il presidente. Parliamo di una sorpresa, gli auguro il meglio a Parigi. Il potenziale della Lazio è alto, ma pensiamo al Milan. Avanti passo dopo passo”. Corrieredellosport.it