Porto-Lazio, Conceição: “Sono tifoso della Lazio, amo Roma. Con Sarri crescerà, ci aspetta una gara difficile”

Porto-Lazio, Conceição: “Sono tifoso della Lazio, amo Roma. Con Sarri crescerà, ci aspetta una gara difficile”

Dichiarazioni

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Il tecnico del Porto Sérgio Conceição in conferenza stampa, alla vigilia del match d’andata dei sedicesimi di Europa League contro la Lazio.


Un tuffo nel passato: “La Lazio per l’esperienza vissuta e per i titoli vinti rappresenta tanto per me, conservo ricordi bellissimi a Roma e per la Lazio provo grande affetto ma questo non conta per la partita di domani.

Rappresento il Porto, che è il mio club. Sarà una partita estremamente difficile per noi e per la Lazio ma faremo di tutto per vincere. Dobbiamo tirare fuori il miglior Porto a livello europeo. Sono un tifoso della Lazio, amo da morire Roma. La Lazio mi è rimasta nel cuore, ricordo la Supercoppa nel 1998 dove abbiamo vinto a Torino contro la Juventus. Una squadra e una dirigenza di altissimo livello. Ho visto di recente la partita contro il Milan (Milan-Lazio 4-0, ndr) nonostante la sconfitta mi sono piaciuti i primi 20 minuti. L’importante è vedere i piccoli dettagli e sono sicuro che la Lazio crescerà perché ha un allenatore bravo, d’esperienza e ha individualità che mi piacciono. Sa giocare, sa utilizzare lo spazio dietro la linea difensiva dell’avversario, va bene in profondità. Segna molto, è vero che subisce anche ma ho visto principi molto interessanti“.


Ancora un’italiana, dopo Roma e Juventus negli scontri diretti. Bilancio favorevole: “Non direi coincidenza, bensì lavoro. Italiani, spagnoli, portoghesi, inglesi: noi ci prepariamo bene studiando l’avversario. Siamo il Porto e dobbiamo sempre pensare di essere a un alto livello europeo”.


Felipe Anderson e il ritorno in Portogallo: “Felipe ha una qualità incredibile. Il suo grosso problema è a livello emotivo. Gli manca un po’ di fiducia. Il tutto è dovuto all’essere una brava persona, credo”.


Nuova regola, il gol in trasferta non vale più il ‘doppio’: “Giocare in casa, fuori, non mi fa differenza. Chiaro che giocare davanti al proprio pubblico dà forza ma in generale non è una novità che cambia”.