‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “La Lazio di Tudor tra risultati indiscutibili e problemi di organizzazione di gioco. Incastri Champions…” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “La Lazio di Tudor tra risultati indiscutibili e problemi di organizzazione di gioco. Incastri Champions…” (AUDIO)

Parola all'opinionista

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GIULIO CARDONE (La Repubblica) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’!

La certezza matematica in questo momento per la Lazio riguarda l’accesso alla Conference League, per l’Europa League basta avere la meglio su una Fiorentina che ha anche la testa sulla finale europea (servirebbero 4 punti nel caso in cui la Viola le vincesse tutte, ndr).

E’ un finale di campionato con situazioni incredibili, basta vedere quanto accaduto ieri a Verona per mano del Torino che ora spera nella Conference. Rispetto alle speranze Champions, è evidente che la Lazio per scavalcare la Roma al sesto posto deve fare sei punti e sperare che l’Atalanta vinca l’Europa League non arrivando quarta, ma quinta. Molto complicato, ma intanto la trasferta di Milano è importante. L’incrocio è Inter-Lazio e Roma-Genoa, la squadra di Gilardino sta bene e vediamo cosa potrà accadere. Il calendario è incredibile, l’Atalanta è dentro a tutto ma giocherà il recupero con la Fiorentina a fine stagione, quando potrebbe già aver raggiunto l’obiettivo.

La vittoria di ieri sull’Empoli è stata sofferta, la sensazione che la squadra di Tudor abbia problemi di organizzazione di gioco nella fase di non possesso. La Lazio deve pensare di fare il proprio e mettere apposto alcune situazioni. Quando il migliore in campo è Mandas c’è una chiara indicazione. Quando il risultato è positivo è il momento in cui bisogna essere più critici per lavorare sui difetti. Da Monza qualcosa non funziona più, ieri non ho visto miglioramenti. Troppi spazi concessi all’Empoli che ha il problema enorme di buttarla dentro. Nonostante l’impegno, se ieri la Lazio avesse affrontato una squadra con maggiori potenzialità offensive, probabilmente ieri le cose sarebbero andate in modo diverso. Sedici punti in sette partite, sono uno score indiscutibile, il lavoro di Tudor va evidenziato a prescindere dai difetti”.