‘QUELLI CHE…’ – Marchetti: “Lazio unica, il mio vanto. Sarri mi è piaciuto quando ha detto…” (AUDIO)

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FEDERICO MARCHETTI in collegamento a ‘QUELLI CHE…’!

“La cosa che mi emoziona ancora è girare a Roma ed essere ancora fermato dalla gente ed ancora osannato. Mi riempie di gioia e mi fa capire cosa esattamente significa giocare nella Lazio.

In pochi possono vantare questo, posso dire di aver giocato in un posto unico. Ricordo quando in nazionale proposi a Immobile di venire a giocare alla Lazio, mi rispose che ci sarebbero stati degli incontri tra l’agente ed il club. Poi sappiamo come è andata, è stata una fortuna per entrambe le parti. E’ un generoso, un talentuoso”.

Il 26 maggio

“Avevamo fatto gol da poco, ci fu poi quel calcio di punizione laterale di Totti in un momento in cui c’eravamo un po’ abbassati e si era creata un po’ di confusione. Quella palla nessuna la prese, sono riuscito ad intercettarla mandandola sulla traversa, per poi raccoglierla subito dopo. Quello fu un segnale che ci rafforzò a noi, togliendo fiducia a loro. Fu un segno del destino. In quella finale, ci furono tanti segnali, come l’ingresso in campo di Mauri per Ledesma. Poi Stefano partecipò all’azione del tap-in di Lulic. Fu massacrante l’avvicinamento a quella gara, tanto che negli ultimi minuti chiusi con i crampi e la richiesta ai compagni di perdere tempo”.

La Lazio di oggi e il futuro

“Si vede la mano di Sarri. È arrivata alla partita con la Juve con troppe defezioni e quindi i bianconeri hanno completamente chiuso la partita in modo netto. È un peccato. La Lazio c’è arrivata bene, anche se il derby è stato abbastanza brutto. Sapeva che contava vincere, segnale di maturità e di furbizia. Il bel gioco conta, ma poi è la sostanza a fare la differenza. Mi è piaciuto anche il tecnico quando alla fine ha detto che contasse solo far godere i tifosi. La Roma ha fatto poco per vincere, l’ha un po’ regalata con quell’errore di Ibanez. Il mio futuro? Mi sto allenando da solo, non voglio smettere. Sto aspettando la soluzione ideale dopo la conclusione dell’avventura al Genoa. A febbraio farò 40 anni, gli Acquario non mollano mai”.

Ascolta l’intervista integrale….