‘QUELLI CHE…’ – Mazza: “Bisogna combattere, Lazio ancora artefice del proprio destino. Ghersini incapace, ma va evitato il vittimismo” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Mazza: “Bisogna combattere, Lazio ancora artefice del proprio destino. Ghersini incapace, ma va evitato il vittimismo” (AUDIO)

Parola all'opinionista

Condividi l'articolo

MAURO MAZZA in collegamento a ‘QUELLI CHE…’!

“La Lazio ha giocato una brutta partita con il Torino.

E’ stato sorprendente perché c’eravamo abituati bene grazie ad una squadra che aveva dato segnali opposti. Siamo stati abituati ad una squadra che decideva come e quando battere gli avversari. Penso che sia una gara che possa passare in archivio come una giornata storta e condizionata molto dalla direzione arbitrale. L’arbitro Ghersini ora si fermerà e guarderà tutto da casa. La Lazio è ancora artefice del proprio destino, questa deve essere la consolazione, la spinta più importante e forte. Ci sono molti fattori che lasciano ancora ben sperare, se la Lazio fa il massimo e gioca come sa e sarà dura per gli altri. Bisogna combattere, la Lazio deve rimboccarsi le maniche, eviterei di fare vittimismo, ora dipende soltanto dalla Lazio. Serve compattezza per mantenere questo secondo posto, è una posizione che vale tanto per questa stagione e per la prossima. Non voglio pensare che ci siano complotti, è successo che sabato la Lazio è incappata con in un arbitro incapace. Ripeto, credo che sia controproducente scadere nel vittimismo.

No vittimismo e gioco di Sarri

Il gioco di Sarri è meraviglioso quando tutti gli interpreti sono al massimo, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Quando questo non accade è chiaro che vengono a crearsi delle crepe. Con il Torino è stato un gioco che dall’inizio che è sembrato stanco, imbrigliato dalle ragnatele di Juric. Chiaro che siano mancati dei ricambi utili per cambiarla in corso d’opera, malgrado l’ingresso positivo di Pellegrini. E’ lecito che Sarri si affidi soltanto a quei giocatori che gli danno delle garanzie. Immobile? Commovente, ammirevole, ma è evidente che non è quello che conosciamo in queste condizioni”.