
‘SVB’ – Rambaudi: “Con l’Empoli non era facile. Rovella stratosferico, Pedro campione. E su Isaksen e Provedel…” – (AUDIO)
Parola all'opinionista
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Roberto Rambaudi è intervenuto ai microfoni di Radiosei nella trasmissione ‘Sei Volte Buongiorno’.
“Il rigorista è quello che guarda sempre il portiere, fino all’ultimo; poi si può sbagliare, può essere bravo il portiere. Ieri è andata male a Castellanos, non ha calciato bene.
Tuttavia l’ultima giornata ci dice che il campionato è molto aperto e possono venire fuori valori nuovi dati anche dall’entusiasmo. Credo che la Lazio abbia fatto un passo avanti. Tanti punti interessanti sono venuti fuori ieri: la Lazio ha vinto la gara in modo graduale, venendo fuori piano piano da squadra che ha consapevolezza dei propri pregi e difetti; chi parla di turnover fa male, soprattutto ad inizio stagione. Chi gioca è in condizione, lo abbiamo visto e spesso fermarsi non fa bene ad alcuni giocatori.
La squadra ha fatto quello che doveva fare, con meno brillantezza ma bene. Vittoria meritata e momento meritato; la sosta viene al momento giusto.
Rovella startosferico, Guendo poco appariscente apparte gli ultimi 10′ ma mi è piaciuto molto; era al posto giusto nel momento giusto e anche lui aveva fatto tutta la partita in Copppa. Giocare fa bene, sta sul pezzo.
La gara con la Fiorentina è servita: la Lazio deve ringraziare quella partita perché anche il tecnico non ha capito diverse cose.
Isaksen non mi è piaciuto, anche Dia insufficiente; il senegalese quando lavora da trequarti manca in area. Poi però c’è anche da dire che stato decisivo nel rigore. E’ forte ma deve fare le cose che sa fare. Per il danese ci vuole tempo; lui può dare tanto. Deve capire qual è la cosa giusta da fare e farla; questo gli manca. Quando riesce a fare quello che deve, diventa determinante come a Firenze.
Noslin e Tchaouna non sono decisivi. Pedro, per esperienza e qualità, soprattutto ora che è in condizione e dopo l’importante rete di Coppa, è fondamentale. Gol voluto quello di ieri. E’ un campione.
Un altro riferimento è Gila, un altro ancora Rovella e anche Romagnoli. L’infortunio di Lazzari non mi preoccupa perché abbiamo un sostituto che deve ritrovare fiducia e saremo anche più forti quando Marusic tornerà ad avere fiducia in se stesso. E’ una certezza.
Cambiare fascia ad Isaksen? Non andrebbe bene per il gioco di Baroni. Entrare col piede buono ti fa accentrare e fare male, come vuole il tecnico. Ora comunque non si deve esagerare: il danese ha fatto male ieri ma non nelle altre partite. Simile a Lulic? Isaksen deve credere nelle sue qualità; ha due requisiti importanti: è velocissimo palla al piede e abbina a questo tecnica individuale. Si deve però prendere qualche responsabilità. Ci vuole pazienza ma le potenzialità ci sono; ha anche dei limiti ma credo siano dati più dalla timidezza.
Ieri la partita era difficile, giocare ora con l’Empoli è dura. Poi magari lotterà a metà classifica, ma ora non è facile giocarci contro.
Arbitri? Non voglio creare alibi, non voglio pensare che ce l’abbiano con la Lazio. Alla fine, al di là degli errori che ci sono con qualsiasi squadra, i valori vengono fuori.
Baroni è un allenatore bravo, che ha fatto calcio con obiettivi diversi da quelli della Lazio e li ha quasi sempre ottenuti; lui ha fatto sempre questo calcio, è la sua mentalità. Ora gli riesce meglio perché ha calciatori ottimi, che possono diventare grandi lavorando quotidianamente.
Ancora la Lazio ha fatto vedere il 60% di quello che è, ma servono entusiasmo, umiltà e voglia di stare insieme, oltre alle qualità tecnico-tattiche; particolari che adesso ci sono.
Provedel? Ha dei limiti, ma fino all’anno scorso parlavamo di uno dei portieri più bravi in circolazione. Dobbiamo capire se staccare la spina in Coppa gli ha portato problemi. Comunque non è affatto scarso, abbiamo due portieri forti“.



