Sarri, Gasperini ed un  derby che fa subito paura: tecnici chiamati a replicare alle prime critiche

Sarri, Gasperini ed un derby che fa subito paura: tecnici chiamati a replicare alle prime critiche

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Da Champions e anche di più, per ora, ci sono solo i tifosi.

Quelli giallorossi che, contro il Torino, hanno fatto registrare l’ennesimo sold out. Quelli biancocelesti che, dopo un estate di tormenti, hanno staccato trentamila abbonamenti e in seimila sono andati a vedere la partita con il Sassuolo. Se fosse per loro, il derby di domenica sarebbe davvero di altissimo profilo. Il grande entusiasmo del pubblico non ha invece contagiato le squadre, reduci da un turno di campionato che ha lasciato una scia di polemiche. Già, perché – dopo un promettente avvio – la Roma si è fatta infilare da un Toro ordinato e con alcune individualità di assoluto livello. […] In casa giallorossa non si è mai smesso di discutere su un reparto che può contare sul ventenne Ferguson e su un centravanti, Dovbyk, che i dirigenti hanno provato a cedere fino all’ultimo secondo.

E La Lazio? Nemmeno a parlarne. Le due sconfitte hanno rilanciato la discussione, dopo quel blocco di mercato che ha gelato i tifosi e le aspettative di Sarri. Fatto sta che, un copione già visto, proprio i due allenatori […] sono finiti al centro del dibattito. Gasperini per aver iniziato con Dybala e Soule, ma senza un centravanti di ruolo. “Ma come si fa?“, è stato il commento più garbato. Inutile provare a spiegare che con quell’assetto, magari discutibile, la Roma stava comunque pareggiando. E ha perso nella ripresa, quando è tornato alla prima punta, con i due trequartisti ai lati. Come dire: più che tattico, il problema è stato tecnico.

[…] Insomma, è singolare che proprio Gasperini e Sarri – fino a dieci giorni fa considerati il valore aggiunto – siano diventati il bersaglio delle critiche. Ma così va il mondo e così va il calcio. È in questo clima, già piuttosto infuocato, che Lazio e Roma dovranno gestire la settimana e presentarsi a quell’incontro ravvicinato che avrebbero volentieri evitato.
Non solo perché Gasperini non avrà Dybala e Sarri dovrà capire se potrà contare su Rovella, ma anche e soprattutto perché la paura di perdere rischierà di essere più forte della voglia di vincere. Che ha sempre ispirato i due allenatori: con il calcio spinto e dinamico del primo, quello più rotondo e ricamato del secondo. Due stili che hanno portato Gasperini a far diventare l’Atalanta una cliente fissa della Champions e padrona dell’Europa League. E Sarri a conquistare uno scudetto, sfiorarne altri e – anche lui – a mettere in bacheca una Europa League. Allenatori top di due tifoserie con numeri da Champions. Ecco perché, nonostante tutto, l’appuntamento è importante. […]

(gasport)