‘SVB’ – Marota: “Giustizia sportiva, la Juve rischia la permanenza in A” (AUDIO)

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Giustizia sportiva

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Giustizia sportiva, Giorgio Marota (CorSport) a ‘SVB’

“La Giustizia sportiva è piuttosto rapida con la riforma delle norme, ma nel caso della Juve la lunghezza è dovuta al fatto che sono tre procedimenti diversi.

Ad aprile o comunque entro la fine del campionato ad esempio dovrebbe chiudersi il primo filone delle plusvalenze per le quali la Juve ha già 15 punti di penalizzazione.

Il problema è che ci sono altri due procedimenti che però – a differenza di quello delle plusvalenze – partono dal primo grado di giudizio. Nella più ottimistica delle ipotesi si potrebbe arrivare a luglio o forse oltre. E questo è solo ciò che arriva da Torino. Ci sono altre 6 Procure che stanno lavorando e la Giustizia sportiva si occuperà delle altre solo quando esse manderanno gli incartamenti, quindi è verosimile pensare che si arriverà a inizio 2024 con i procedimenti ancora aperti. Un vero caos.

Indubbiamente la Juve ha delle carte importanti da giocare soprattutto al Collegio di garanzia. Nelle 100 pagine del ricorso c’è sostanza oltre che forma. Ciò che arriva dagli ambienti però è che nel caso in cui la Juve fosse assolta, si muoverebbe la politica.

Per quanto riguarda il filone sugli stipendi invece c’è molto di più: ci sono le chat tra i giocatori, gli accordi scritti le cui date non risultano, carte segrete controfirmate che dimostrano le responsabilità dei bianconeri. Secondo me lì c’è più sostanza perché è sufficiente dimostrare che qualcosa non è stata iscritta a bilancio per avere la sanzione.

Sommando le varie penalizzazioni possibili, se fossi nella Juve io mi inizierei a preoccupare anche della zona salvezza. E anche se alla fine di tutti i calcoli la Juventus dovesse andare in Europa, penso che la Uefa non accetterebbe la presenza dei bianconeri. In tutto questo ovviamet conta anche la politica sportiva e non solo”.

Alessio Buzzanca