‘QUELLI CHE…’ – Abbate: “Tare out? Sembra di sì, ma con Lotito tutto può accadere” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Abbate: “Tare out? Sembra di sì, ma con Lotito tutto può accadere” (AUDIO)

Parola all'opinionista

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Tare out? Alberto Abbate a ‘QUELLI CHE…’

“Ciò che dice Sarri va nella direzione che tutti immaginiamo: Tare va a scadenza a fine stagione e Sarri rimane.

Questo è lo scenario e questa è l’evoluzione prevista. Poi non possiamo sapere se accadrà e cosa accadrà. Io non mi fido di Lotito perché lui non manda mai via persone a cui è legato e con Tare c’è un grande legame. C’è un discorso di incompatibilità di idee tra Tare e Sarri, ma se non ci fosse Lotito di mezzo, sarebbe una conclusione ovvia della vicenda. Sarri nella conferenza dopo Monza-Lazio parla di progetto da incardinare. Ovviamente quel progetto vede Tare fuori dalla Lazio.

Per Tare però non c’è alcun tipo di problema nel restare con Sarri nonostante quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo. Per Sarri invece sì. Non sto entrando nel merito, ma sto solo facendo la cronaca di quanto accaduto sinora e della situazione attuale.

Il discorso non riguarda solo Tare, ma molte delle figure che hanno ruotato attorno a Lotito. Ballardini ad esempio lo ha esonerato quando rischiavamo la B. Inzaghi nonostante i dissapori, stava firmando il rinnovo, poi fu lui ad andarsene. La Lazio non fa player trading anche perché si affeziona ai suoi gioielli al punto di non volerli cedere. E’ fondamentalmente un conservatore.

La mossa che mi aspetto è una proposta di rinnovo a Tare a drastico ribasso. Poi se Tare accetta, rimane. Non vedo all’orizzonte la possibilità di divorzio netto. Poi tutto può accadere.

Lotito non è del tutto convinto di mandare via il Direttore sportivo perché pensa sempre alla fregatura che ci potrebbe essere dietro.

C’è da dire che quest’ano ci sono stati molti cambiamenti che potrebbero portarlo a prendere decisioni importanti. Ad esempio sia Enrico Lotito che Cristina Mezzaroma stanno facendo un grande lavoro a Formello anche per riorganizzare tutto il lavoro interno”.

Alessio Buzzanca