
Lotito paga il conto delle sue scelte: quale futuro per la Lazio?
Rassegna stampa
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Un collasso inevitabile
Pagamento anticipato, per Lotito.
Tante domande incalzano il presente e il presidente. Cosa c’è nel futuro della Lazio? Cosa ha in mente per rilanciare il suo piano al traguardo dei vent’anni di presidenza? Perché questo indietreggiare costante dopo le stagioni vincenti? Quanto dei soldi incassati tra Champions, Supercoppa e botteghini saranno investiti in estate per trasformare la Lazio da sarriana a tudoriana? Si può ricompattare lo spogliatoio? Si può limitare l’inquietudine di Immobile il cui smarrimento è l’immagine stessa della Lazio? Si rinnoveranno i contratti di Felipe e Zaccagni? Quali dei big sfiduciati saranno sacrificati per la rifondazione azzeratutto? Perché diventa sempre difficile pensare al domani?
In poco tempo, neppure un anno, s’è rovinata una bellissima storia Champions, ora c’è il rischio di disperdere anche il capitale di passione che aveva generato. Archiviata la rivoluzione (a metà) di Sarri, sta a Lotito riuscire a garantire a Tudor una Lazio su misura. Nel contempo dovrà garantire alla società nuova sostenibilità. Il rapporto tra costo del personale e ricavi dovrà scendere dal 90% dell’anno in corso al 70% per il 2025-26. Scelte che, in base all’Europa raggiunta, inizieranno a pesare in estate. Ma il presidente ripete che «da quando ho preso la squadra ad ora siamo nella situazione di poter solo crescere. Prima era una società di partenza, ora è una società di arrivo». Il punto è di domanda. Corriere dello Sport