Sarri-Insigne, colloqui nel vuoto: i tempi per lo sblocco sono lunghi e l’esito incerto

Sarri-Insigne, colloqui nel vuoto: i tempi per lo sblocco sono lunghi e l’esito incerto

Calciomercato

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I colloqui proseguono, anche se è altissimo il rischio che finiscano nel vuoto.

Sarri fa l’allenatore-diesse e parla ancora con il pupillo Insigne, svincolatosi dopo un triennio a Toronto, perché ha ricevuto l’ok da Lotito. Lorenzo piace a Parma e Udinese, ed è stato sondato anche dalla Fiorentina, ma preferisce aspettare la Lazio. Addirittura il 34enne napoletano sarebbe disposto a ridurre le pretese iniziali d’ingaggio a 2,5 milioni pur di tornare a lavorare col maestro Mau. Così sembra tutto liscio, ma il tecnico (già arrabbiato dal primo giorno del suo sbarco a Formello per le omissioni sul mercato e le modalità della conferenza rinviata a fine ritiro) è inconsapevole di poter rimanere di nuovo di stucco, perché illuso che il club entro il prossimo weekend avrà riscontri sulla possibilità di tesserare un parametro zero subito dopo la sessione estiva del mercato. Non è così purtroppo, le chance sono pari a zero e ve lo abbiamo già spiegato. Con il nuovo regolamento (in vigore dal 1 luglio), il “costo del lavoro allargato” rimarrà l’unico parametro che andrà ripianato nella trimestrale del 30 settembre, ma il nuovo organismo di controllo dei conti (che si avvarrà comunque dei collaboratori della Covisoc) dovrà prima esaminarlo almeno dopo quella data (e in teoria dopo il 30 novembre) per decretare lo sblocco totale o parziale del mercato. Non solo. Ciò che in molti trascurano è infatti il rischio serio che, se il deficit non sarà stato ripianato del tutto ma risanato in parte, in inverno saranno comunque possibili solo acquisti a saldo zero: in quel caso, senza una cessione o un’uscita di un ingaggio dal bilancio, non sarebbe possibile far entrare in anticipo (novembre o dicembre) nemmeno uno svincolato.

IL TORMENTO ESTIVO
C’è la volontà di Insigne di attendere, ma sino a quando? «Bisogna sedersi a un tavolo e capire. La Lazio ha il blocco del mercato, una situazione complicata, ma vedremo. Per me tornare a lavorare con Sarri sarebbe un piacere e un onore, perché lo stimo come persona e come tecnico», aveva ammesso Lorenzo al Messaggero allo sbarco a Fiumicino già lunedì scorso. Mau lo vorrebbe perché ha bisogno di una mente fine in attacco. Il Comandante sa che il napoletano ha 34 anni, non predilige i giocatori avanti con l’età, ma cerca soluzioni in fondo al tunnel cieco in cui è sprofondato il mercato della Lazio. «Negli ultimi due-tre mesi ho visto mille partite, mille giocatori, e non possiamo prenderne nessuno», il tormento di Sarri, da quando lo scorso 25 giugno ha scoperto lo stop agli acquisti della Covisoc. Il Messaggero