
Lazio, Fabiani: “Preserveremo i calciatori che sono patrimonio del club. Mercato? Qualche dirigente dovrebbe vergognarsi” (AUDIO)
Dichiarazioni
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Al Castellani, dopo il successo della Lazio sull’Empoli, il direttore Angelo Fabiani ha parlato a Dazn:
“Preferirei parlare di calcio e non di certi gesti ignobili. Quando si oltrepassa il limite e non c’è più la decenza, non va bene; a maggior ragione se va a discapito della società, dei tifosi, della collettività.
Non credo si possa registrare il sottoscritto per farne una forma di ricatto; mi riferisco al falconiere, che ne risponderà nelle sedi opportune e aggiungo: se un cittadino, qualunque esso sia, viene a conoscenza di un reato, ha l’obbligo di denunciare l’accaduto.
Lotito? Non sta a me difenderlo, ha denunciato quanto accaduto. Oggigiorno si possono prendere più telefonate e unire i contenuti. Tutto questo serve a minare la serenità del gruppo, ma faremo rispondere nelle sedi opportune chi deve.
Alla vigilia nessuno pensava potessimo lottare per la Champions ma in questo finale siamo lì e abbiamo fatto un bel cammino in Europa League; tra l’altro sono state scritte inesattezze anche sui rigori.
Sono soddisfatto, ci sono dei patrimoni che la società vuole preservare, su tutti Pedro, Romagnoli, Rovella e Zaccagni. Quando si apre il mercato si vedrà, il processo non è finito ma volevo anche mandare un messaggio: smettano di fare mercato con i giocatori della Lazio. Il mercato apre a giugno e iniziare a sondare per vie traverse i nostri calciatori non lo trovo carino. Sono bassezze di cui qualche dirigente, mio collega, dovrebbe vergognarsi”.