‘NMM’ – D. Rossi: “Lazio, contro l’Inter serve prova d’orgoglio per sovvertire un pronostico scontato” E sul Bologna… (AUDIO)

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Delio Rossi in collegamento a ‘NMM’

Sono contento per la gente di Bologna e per Italiano, se lo meritava.

Ha dimostrato, facendo la gavetta, di poter arrivare ad alti livelli. Nonostante le finali perse, il lavoro è stato sempre buono anche a Firenze. Ieri è la vittoria del merito, perché il Bologna l’ha giocata nettamente meglio. Saputo? Ci ho lavorato, sono persone serie. Hanno investito sugli impianti, scegliendo le persone giuste al posto giusto, lasciandole lavorare. Senza fanfare e squilli di tromba, stanno facendo un percorso virtuoso. L’Atalanta è diversa, hanno costruito molto sul settore giovanile, ma anche loro adesso stanno fra le grandi”.

“Non mi preoccupa la crescita del Bologna in ottica Lazio, ma fa riflettere. E’ una squadra che investe su giocatori che diventano un valore aggiunto anche per il futuro, non fanno instant team. Lottano con costanza per l’Europa League, anche con squadre che hanno un potenziale maggiore”.

“Il destino è nelle mani della Juventus, fermo restando che la Juve che ho visto io non credo vinca facilmente le ultime 2. La Lazio ha sprecato tanto e ora ha la partita più difficile, contro un Inter molto motivata. Il rimpianto è non aver affrontato senza freni la gara di sabato scorso contro i bianconeri, adesso la partita da ‘tutto o niente’ la devi fare a Milano. Far sentire il fisico ai giocatori nerazzurri? Non mi sembra che la Lazio abbia questo tipo di giocatori in grado di ‘intimidire’ a livello di personalità gli avversari. Non ci sono i Simeone o i Mihajlovic”.

Ci vorrebbe la Lazio vista a Bergamo. Non so se in questo momento una gara del genere sia nelle sue corde, ma la Lazio ha dimostrato di poter fare certe partite. Tutti pensano che la Lazio sia fuori dai giochi, io la metterei sull’orgoglio, sul voler dimostrare che tutti si sbagliano. Se la Lazio fa una partita normale la perde. Io cercherei di isolare la squadra, creando un ‘nemico comune’ per far leva sull’orgoglio dei miei”.