L’attesa è finita, così come la prima settimana di lavoro personalizzato e riabilitativo post intervento. Da questa mattina, Sarri ha a tutti gli effetti un punto di forza in più su cui puntare (possibile uno spezzone di gara già tra quattro giorni a Frosinone contro l’Avellino). L’uomo che con il Comandante era andato per la prima volta in doppia cifra di gol is back. Ha saltato la prima uscita in famiglia con la Primavera, ha accolto la piccola Emma, la giovane tifosa esclusa da un locale perché vestita di biancoceleste. Oggi ha lavorato per la prima volta con il resto della compagnia: lavoro in palestra prima e tattico dopo con gli altri attaccanti e centrocampisti. Fratinato con Cancellieri e Castellanos, nello stesso gruppo di Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru. Si è chiuso un cerchio per Mattia, ora non vuole più fermarsi dopo aver sofferto molto in chiusura della scorsa stagione. Tra gli attaccanti ancora assente Dia (oltre ad Isaksen), affaticato dopo il test con l’Under 20. E’ stato Noslin a prendere il suo posto nel centro dell’altro attacco (con Pedro e Basic).
La compagnia dei difensori si è alternato il primo blocco squadra. Palestra e campo: spicca il rientro, anche se non in gruppo di Pellegrini. Ha smaltito, come ieri Mandas, l’attacco influenzale. Ha svolto lavoro atletico a parte, a differenza di Patric che quando c’è da fare didattica in campo è presente. Anche il rientro in gruppo dello spagnolo è cosa praticamente fatta. Sarà Gigot a farne le spese e la sola mezzora giocata domenica sera è un indizio.