‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Lazio, Sarri realista sugli obiettivi. Senza Europa il fallimento sarebbe della società…” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Lazio, Sarri realista sugli obiettivi. Senza Europa il fallimento sarebbe della società…” (AUDIO)

Parola all'opinionista

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GIULIO CARDONE (La Repubblica) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’

“Mi ha colpito molto quella frase di Sarri in cui ha fatto riferimento alla necessità di creare uno zoccolo duro di 7-8 giocatori per evitare di dover poi intervenire molto sul mercato.

Lui sta lavorando per creare una base di competitività solida attraverso il miglioramento di alcuni elementi. Questo è lo scopo, l’obiettivo che si è prefissato mediante il lavoro in campo. Questo secondo me è uno dei passaggi più importanti, anche perchè guarda al futuro. Lui parla della squadra titolare, poi sono discorsi che puoi fare a settembre. Ci sono tante variabili, per esempio quello riguardante il rinnovo di Mario Gila. Se non dovesse arrivare è evidente che saresti chiamato a cederlo per non perderlo a zero nel 2027.

Logico quello che ha detto Sarri anche sul fronte degli obiettivi. In questo contesto e con queste difficoltà, è giusto che il club non chieda espressamente a Sarri di tornare in Europa. Serve anche realismo. Alla gente non interessa nulla dei programmi triennali, vuole cercare di ottenere il massimo adesso dalla squadra. Altro discorso, però, è quello che con buon senso viene prospettato all’allenatore in virtù di dati oggettivi.

Oggi Sarri rende pubblico il fatto che quello che prima per la Lazio era un obiettivo scontato ora è complicato? Lui ha detto che questo primo anno è quello con maggiori difficoltà. E’ evidente che, dopo aver scoperto del blocco totale del mercato, gli è stato progettato questo percorso. Poi, onestamente, non mi è piaciuto quando ha minimizzato quanto accaduto lo scorso anno. Il settimo posto della scorsa stagione ha bisogno di un’analisi profonda che chiama in causa anche alcune situazioni arbitrali. Lui vuole, come è normale, valorizzare il suo lavoro rispetto alle cose buone dell’anno scorso. Liquidare tutto parlando solo di energie che sono venute meno non mi sembra generoso.

Detto questo, se la Lazio non non dovesse tornare in Europa neanche quest’anno io non parlerei di fallimento di Sarri, ma della società. Lui avrà fatto comunque il possibile con un club non lo ha messo in condizione di non tornare in Europa”.