Lazio, da Mago a trasformista, inizia la nuova vita di Luis Alberto

Lazio, da Mago a trasformista, inizia la nuova vita di Luis Alberto

Rassegna stampa

Condividi l'articolo

Da Mago a trasformista il passo è breve. Luis Alberto stavolta dovrà tirare fuori dal cilindro un gioco di prestigio differente dal solito.

Non un assist al bacio, non un calcio di punizione telecomandato o un gol da vedere e rivedere. Queste cose, nel caso, saranno una conseguenza del primo obiettivo da raggiungere adesso, quello di modificare le sue “sembianze tattiche” per adattarle al credo calcistico del nuovo allenatore. Niente più mezzala sarriana (o inzaghiana), con Tudor occorre una versione per forza di cose diversa del numero 10 della Lazio. E questo a prescindere dalla posizione definitiva in cui sarà utilizzato, che sia quella da interno di centrocampo di una linea a quattro oppure da trequartista di destra (sul lato opposto di Zaccagni) alle spalle della punta. 

Si è messo subito a disposizione della nuova guida tecnica. Dopo aver manifestato qualche insofferenza di troppo nel periodo conclusivo dell’esperienza Sarri, è ripartito con stimoli e motivazioni supplementari. Un’ottima notizia per Tudor, che in questo finale di stagione punterà a riaccendere le qualità tecniche e caratteriali degli uomini più forti a sua disposizione. Luis Alberto è decisamente uno di questi, uno dei leader dello spogliatoio e, soprattutto, uno dei pochi capaci di fare la differenza. E di farla in qualsiasi momento e da qualunque posizione.  

Poter contare su di lui al massimo livello sarebbe una buona base di partenza per avere un impatto importante sin dall’inizio. Spostarlo qualche metro più avanti, tra l’altro, riporterebbe lo spagnolo al suo ruolo originale, quello di fantasista, di supporto all’attaccante centrale. Ciò non significa comunque meno responsabilità dal punto di vista difensivo, perché nel gioco dell’allenatore croato (a prescindere dal modulo) ogni centrocampista deve saper lavorare su entrambe le fasi. Corriere dello Sport