
Lazio, da Scaloni a Gattuso: le alternative a Sarri
Rassegna stampa
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Mau in pole nelle idee della Lazio, per il club l’uomo giusto per rilanciare i giovani poco utilizzati o svalorizzati.
Non è più la Lazio di Ciro, Luis e Sergej del primo Sarri. Per quanto siano insorti, sono stati le colonne della prima stagione (chiusa al quinto posto) e dell’anno Champions (chiuso al secondo, con la seconda miglior difesa dietro al Napoli campione). C’erano state le frenate dell’Inter (terza), del Milan (quarto), la discontinuità dell’Atalanta (quinta) e il crollo della Juve (settima). Ma i meriti restano. Sarri se si convincerà, nel frattempo continua il casting. Lotito e Fabiani si sono riuniti lunedì sera e il diesse attendeva di rivedere il presidente ieri. Lotito era atteso nelle Marche per partecipare ad un evento, è rimasto in Senato. Si sono aggiornati in serata, quando è partita la chiamata a Sarri. Fabiani era rientrato a Formello alle 19, stanno vagliando i nomi sul mercato, sono pochi: fredda la pista Thiago Motta, anche quella che può portare a Conceiçao. Scaloni è una vecchia suggestione, ma dovrebbe lasciare l’Argentina. Lotito già ai tempi di Inzaghi pensava a Gattuso, sotto contratto con l’Hajduk. Klose spera nella chiamata. La panchina della Lazio è diventata una folle centrifuga. Corriere dello Sport