
Lazio, Sarri unico top alla portata: mossa ideale per la piazza e per un mercato con pochi soldi
Rassegna stampa
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(…) Lunedì il ds ha fatto preparare ai suoi collaboratori un resoconto di numeri e statistiche per dimostrare come Baroni avrebbe potuto fare meglio con l’organico in mano: lo ha presentato nell’incontro con Lotito per convincerlo a richiamare Sarri, nonostante gli ultimi attriti (soprattutto sul mercato estivo) prima dell’addio.
Dopo due settimi posti consecutivi (senza Europa, l’ultimo è un fallimento), la Lazio non può permettersi altre scommesse con allenatori emergenti come Vieira, Klose, Almeyda, Farioli o Gilardino. Non convince del tutto l’ex Conceicao, dopo il flop a Milano. Fabiani ha preso informazioni su Thiago Motta e teme il suo carattere rigido. Sarri è l’unico tecnico top alla portata della Lazio: richiamarlo è la mossa perfetta per placare la rabbia di un popolo ripiombato nella contestazione e nello sconforto. È bastato infatti paventare il suo ritorno per riaccendere sigarette sui social e tanto entusiasmo. Fumo denso per i tifosi, ma anche per le tasche vuote della Lazio. Un romantico dietrofront di Sarri sarebbe propedeutico alla permanenza di tanti big scontenti e al 4-3-3 collaudato: nei piani del club, non comporterebbe chissà quale esborso su un mercato che sarà problematico, senza i minimi introiti della Conference a bilancio. Mau si era detto disponibile a ripartire dai giovani in un nuovo ciclo. Conosce il resto della squadra e, senza Coppe, sarebbe l’allenatore ideale per il rilancio il prossimo anno e per placare il malcontento di una piazza che teme un ulteriore ridimensionamento (…). Il Messaggero