Lazio e sponsor: quali i più amati dai tifosi? Dallo storico “Cirio” del secondo scudetto fino ad oggi

Lazio e sponsor: quali i più amati dai tifosi? Dallo storico “Cirio” del secondo scudetto fino ad oggi

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Sin dalla loro introduzione risalente alla stagione 1981-1982 in risposta allo scandalo del calcioscommesse che macchiò il calcio italiano negli Anni ‘80, gli sponsor di maglia hanno rappresentato un’importante fonte di introiti per le società di calcio.

I nomi e i loghi delle aziende che nel corso degli anni hanno legato il proprio nome alle squadre, non hanno soltanto contribuito economicamente al sostegno delle stesse, ma sono diventati un tratto distintivo, rendendo riconoscibili e iconiche le divise delle squadre di calcio, facendole entrare a pieno titolo nell’immaginario collettivo dei tifosi. Il discorso si applica perfettamente alla Lazio, di cui ripercorreremo gli sponsor dal primo all’ultimo.

I primi sponsor della Lazio tra Anni ’80 e inizio Anni ‘90

Il primo marchio a comparire sulle maglie biancocelesti nella stagione 1981/82 fu Tonini, azienda torinese che produceva grissini. Nelle due stagioni successive, invece, lo sponsor di maglia fu Sèleco, marchio italiano di elettronica di consumo, e fu una partnership particolarmente fortunata, poiché al termine della stagione 1982/83 la Lazio tornò in Serie A. Per il biennio 1984/86, lo sponsor fu Castor, un altro marchio di elettrodomestici. Dalla stagione 1986/87 fino al 1990/91 lo sponsor di un’altra maglia iconica (quella con l’aquila stilizzata, legata alla scampata retrocessione in C grazie agli spareggi) fu Cassa Risparmio Roma, istituto di credito poi trasformatosi in Banco Santo Spirito (sponsor della Lazio nella stagione 1991/92) e infine in Banca di Roma (sulle maglie degli Aquilotti dal 1992/93 al 1995/96).

Il periodo d’oro con Cirio, Del Monte e Siemens

Dal 1996-97 al 1999-2000, anno in cui vinse il suo secondo storico Scudetto, sulle maglie della Lazio campeggiò lo sponsor Cirio, consorzio italiano fondato specializzato nelle conserve alimentari. A questo sponsor in particolare, con cui i biancocelesti vinsero la Coppa Italia e giunsero in finale di Coppa Uefa nel 1997-98 sono legati alcuni dei ricordi più belli dei tifosi laziali. All’epoca, infatti, la Lazio era nel pieno della sua era d’oro vissuta con Sergio Cragnotti il quale divenne proprietario del club nel 1992, rimanendo al timone fino al sopraggiungere dei problemi finanziari dei primi Anni 2000.

Nella stagione 1998-99 la Lazio vinse la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea e lo sponsor sulle sue maglie per quelle competizioni, così come per la Champions League della stagione 1999-2000, era Del Monte, marchio di conserve alimentari statunitense di cui Cragnotti era a capo. Dalla stagione 2000/01 alla stagione 2002/03, lo sponsor a cui è legato la vittoria della Supercoppa Italiana 2000-2001 fu invece Siemens Mobile, divisione della multinazionale tedesca Siemens AG, specializzata nella produzione di telefoni cellulari.

L’era Lotito, gli sponsor a singhiozzo

Dalla stagione 2004-2005, con l’avvento della nuova proprietà targata Claudio Lotito, la Lazio ha visto avvicendarsi sulle proprie maglie numerosi sponsor. Dopo Parmacotto, che campeggiava già dalla stagione precedente, insieme a Indesit per Coppa Italia e Champions, sulle maglie laziali per due stagioni, dal 2005/06 al 2006/07 c’è stata INA Assitalia. Quello della compagnia assicurativa, fu per lungo tempo l’ultimo sponsor di maglia “fisso” della Lazio.

In seguito, infatti, ha avuto inizio un periodo fatto di sponsor saltuari come Edileuropa (per alcune gare della stagione 2007-08 e 2009-10), Groupama (derby 11 aprile 2009), So.Spe (parte del campionato 2007-08), Pes 2009 (una partita 2008-2009), Paideia (comparso a più riprese dalla stagione 2009/10 fino alla stagione 2023/24), Regione Lazio (Supercoppa Italiana 2009), di nuovo Sèleco (alcune gare 2016/17 e stagione 2017/18) e VisitLazio.com (Supercoppa Italiana 2019).

Marathon Bet

Nel campionato 2018-2019, la Lazio è stata sponsorizzata da Marathon Bet, un’importante società di giochi e scommesse, che ha sostenuto il club di Lotito solo per una parte della stagione, a causa dell’introduzione del decreto dignità che ha posto fine alla partnership. Negli ultimi tempi però sembra che la politica italiana voglia modificare la suddetta normativa e far ritornare questo tipo di sponsorizzazioni. Se tale evenienza si concretizzerà, nel prossimo futuro non è difficile pensare che i principali operatori o più in generale i siti considerati anche secondo CasinoItaliani.it, importante realtà nel campo della comparazione casinò, come i migliori nell’ambito del gioco online possano tornare a sponsorizzare le squadre di calcio e, probabilmente, la Lazio sarà una delle società più appetibili proprio per l’importanza del suo brand nel mercato italiano.

Gli altri sponsor della Lazio fino a oggi

Spesso la Lazio è stata al centro del dibattito da parte dei suoi tifosi e degli addetti ai lavori per la questione sponsor. Da quando ha avuto sponsorizzazioni “a intermittenza”, poiché Claudio Lotito ha spesso sostenuto di non potersi legare a un marchio qualunque visto l’alto valore del brand Lazio, preferendo offrire di volta in volta lo spazio sulle divise della squadra alle diverse aziende che si avvicinano al club, è capitato molto di frequente che la Lazio scendesse in campo senza sponsor, a volte per intere stagioni.Questa circostanza ha dimostrato di essere molto apprezzata dai puristi, i quali sono fermamente convinti che la bellezza di una maglia da calcio risalti in particolar modo senza scritte o loghi che non siano quelli della squadra o dello sponsor tecnico. Dall’altra parte, però, c’è chi giustamente fa notare come senza sponsor vengano a mancare importanti introiti che potrebbero essere investiti sia nel miglioramento della rosa, che delle strutture del club. Ad ogni modo, quella che era diventata una consuetudine, si è interrotta nelle stagioni 2021/22 e 2022/23 con l’approdo sulle divise laziali di Binance, società che gestisce una piattaforma di scambio di criptovalute. L’accordo che era stato sottoscritto a ottobre del 2021 con due anni di contratto con opzione sino al 2024, poi non è più andato avanti (anche per problemi legati all’operatività di Binance in Italia, poi risolti. E così, da allora, il reparto marketing della Lazio è ancora alla ricerca di un nuovo main jersey sponsor. In tal senso la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe rappresentare un’importante vetrina, capace di attrarre nuovi brand e nuove allettanti offerte per il club biancoceleste.