Lazio, prima l’identità poi le alternative al 4-3-3: i moduli pensati da Sarri e l’incastro con Insigne

Lazio, prima l’identità poi le alternative al 4-3-3: i moduli pensati da Sarri e l’incastro con Insigne

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Una tentazione da rimandare, ma neanche tra così tanto tempo.

Il 4-3-3 resta la strada tracciata da perseguire per riportare la Lazio ad alti livelli, ma col mercato bloccato Sarri non nasconde che ci sarà da aspettarsi qualche novità tattica nel corso della stagione, in barba alle voci che lo considerano un integralista. Un’idea solo abbozzata durante i primi 11 giorni di ritiro, ma che si rivedrà più avanti come svelato dal tecnico: «Questa settimana dovevamo lavorare su qualche modulo alternativo, ma abbiamo deciso di posticipare per non mandare in difficoltà qualche giocatore. Lo faremo quando ci saranno più certezze sul lavoro iniziale».

Vietato appesantire i primi apprendimenti tattici, soprattutto per chi lo ha appena conosciuto come Nuno Tavares e Dele-Bashiru, molto attenti e partecipativi finora. Si riparte quindi da un 4-3-3 modificabile in corsa, soprattutto se dovesse arrivare un pupillo come Insigne: «Lorenzo mi ha dato tantissimo, ma da quello che mi dice il presidente ora certe possibilità non ci sono». I contatti proseguono con l’ex Napoli. Sarri prenderebbe in considerazione anche il 4-2-3-1, il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1 per inserirlo, ma al contempo non può distrarsi da quello che ha a disposizione, che verrà valutato da qui a gennaio per capire come muoversi nel mercato di gennaio. I reparti considerati sguarniti, come rivelato da Mau a Castiglione della Pescaia, erano difesa (i terzini) e centrocampo, ma il campo potrebbe cambiare le opinioni del tecnico. Il Messaggero