‘NMM’- Bianchini: Tavares, Gila, Castrovilli e Patric, focus infermeria (AUDIO)

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Riccardo Bianchini a ‘NMM’

Riccardo Bianchini a Radiosei: ” Nel calcio moderno la preparazione rappresenta il momento più importante, il momento in cui si può programmare veramente.

TAVARES – “Si è fermato in tempo per evitare una lesione? Sarebbe fondamentale se fosse confermato.

Il ritiro sta finendo, anche nel caso in cui fosse solo una contrattura, comunque, penso che almeno una decina di giorni dovrà fermarsi. Il discorso è di stimolare gli atleti affinché possano poi utilizzare lo stimolo per migliorare il famoso adattamento e sovra-compensazione di uno stress che mandi in tilt il sistema, affinché possa compensare aumentando la soglia di adattabilità. Bisognerebbe capire che grado di stimolo stressante gli atleti possono ricevere in modo da migliorare la loro capacità adattativa. Io capisco che si debba spingere in questo momento, ma un giorno in più di adattamento con meno stress potrebbe essere più utile. Gettato nella mischia troppo presto? Sono abituato, con gli atleti che seguo io prima di partire per il ritiro, a capire il loro status e resettare per non portarsi dietro eventuali problematiche. Un’atleta appena arriva va sempre testato, magari è stato fatto male. Non esistono le fatalità, ci può essere un sovraccarico nel momento in cui a dicembre devi affrontare un calendario serrato. Per questo dico che sono rammaricato, non è una critica. Si è puntato molto sull’efficienza e l’essere performanti dal punto di vista fisico”.

CASTROVILLI – “Situazione positiva. Sceso in campo nel finale della scorsa stagione, ora c’è la possibilità di programmare. Lo vedremo in condizione attorno ad ottobre, il ragazzo ha preso totalmente fiducia. Avendo superato i problemi articolari, la Lazio l’ha preso al momento giusto”

GILA – “L’alluce è una zona particolare, è una zona di spinta, molto innervata, una zona carica di spinta. Un mese, un mese e mezzo prima di rivederlo in campo: Gila salterà tutta la parte di preparazione.

PATRIC – “Giocatore che dovrebbe essere resettato, si porta un qualcosa a livello fisico che lo destabilizza. Potrebbe esserci un trauma nascosto che condizioni le sue capacità di adattamento”