Bernabè licenziato, l’addio a Formello dopo il video hard. Le urla barricato in stanza: «Non capisco tutto questo clamore»

Bernabè licenziato, l’addio a Formello dopo il video hard. Le urla barricato in stanza: «Non capisco tutto questo clamore»

Formello

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Ancora l’eco delle sue urla dentro Formello, dove oggi viene considerato già “occupante abusivo”, dopo la rescissione immediata del contratto da 125mila euro l’anno. Juan Bernabè continua a giustificarsi ma deve lasciare il centro sportivo.

In queste ore si sta consumando l’addio. Viveva lì, in Foresteria, ormai da 15 anni, il falconiere della Lazio ingaggiato nel 2009 e silurato da Lotito dopo le immagini hard diffuse su Instagram, che ormai hanno fatto il giro del mondo. Articoli su The Guardian, Bbc e New York Times, eppure il falconiere ieri non si rendeva ancora conto, barricato per tutta la giornata nella sua stanza a Formello: «Non capisco tutto questo clamore mediatico. Se mi avesse operato un medico all’estero, non sarebbe finita in questo modo». Il video scabroso è stato diffuso dal suo profilo chiuso, ma pubblico per migliaia di followers, la maggior parte seguaci biancocelesti proprio in virtù del suo ruolo nella Lazio. Lo spot della protesi peniena è stato postato lì proprio per questo, inutile far finta sia un caso.

Non solo il posto di lavoro perso. La recidiva di Bernabè («Le interviste e le parole su Mussolini hanno peggiorato la situazione», ha assicurato Lotito), sia pure non tesserato ma fornitore esterno contrattualizzato per il servizio, potrebbe costargli ancora più caro per i danni d’immagine arrecati alla società, ora costretta a rinunciare – solo per mesi, si spera – a un appuntamento di grande richiamo all’Olimpico. Bernabè ora si porterà dietro Olympia e la sorella Flaminia, entrambe di proprietà della Eagle and Victory Srl, l’impresa di cui è titolare l’addestratore spagnolo.