
Caso Juventus, ora i tempi del nuovo processo mettono in crisi campionato e corsa Champions
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Tempi e processi.
Il Collegio di Garanzia ha un mese di tempo per pubblicare le motivazioni anche se le indiscrezioni dicono che dovrebbero arrivare tra 10-15 giorni circa. La Procura Federale dovrà ricostruire i capi d’imputazione e da lì capirà se puntare ancora sull’Articolo 4, che parla di lealtà sportiva, o se porterà i capi d’accusa solo sull’Articolo 31, dunque sull’illecito amministrativo. La Corte d’Appello dovrà valutare il comportamento di Juventus sul caso plusvalenze per la terza volta e le indiscrezioni dicono che la sentenza arriverà tra la terza e la quarta settimana di maggio. La Corte d’Appello avrà una composizione diversa e potrà assolvere la Juventus, condannarla a 15 punti o a una sanzione diversa (pecuniaria o di punti): questa dovrà essere afflittiva, chiaramente a metà maggio sarà diversa rispetto a gennaio. La Procura aveva chiesto 9 punti, erano stati inflitti invece 15, decisione ritenuta ragionevolmente eccessiva anche da Taucer. Fare qualsiasi ipotesi, adesso, senza conoscere le motivazioni è prematuro: le indiscrezioni dicono che in caso di presenza, in queste di elementi che rimandino alla slealtà sportiva, la Procura punterà su una richiesta da 9 punti, come inizialmente chiesto da Chinè. Occhio, però: perché ogni sentenza sarà appellabile e dunque i tempi rischierebbero di allungarsi, rischiando di portare la data dell’ulteriore step giudiziario a campionato finito.
Uno scenario negativo. Per tutte le squadre di A
Chi crede che questi tempi non siano una scure per tutte le formazioni impegnate nella corsa Champions si sbaglia. Un ipotesi: la Juventus arriva tra le prime quattro, poi a giugno inoltrato, dopo un ipotetico ricorso al Collegio di Garanzia, lo scenario cambia nuovamente. Eppure le squadre iniziano a programmare già da adesso, a comprar giocatori, a stabilire strategie. A definire eventuali rinnovi, a blindare giocatori, a decidere i budget. Come può la Roma, o l’Inter, o il Milan, o la Lazio, o l’Atalanta, o la Juventus stessa, programmare la prossima stagione con questo scenario? Arrivando magari, a campionato finito, ma senza la certa certezza di essere davvero in una competizione europea o meno. Per questo il campionato è falsato, così come le strategie future. Perché è tutto sub judice, perché c’è stata voglia di giustizialismo piuttosto che di giustizia nei suoi tempi, nei modi.