
La costruzione dal basso, rapporto rischi-benefici e le difficoltà nel gioco aereo per la Lazio. Provedel resta una garanzia di precisione…
Rassegna stampa
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Rapporto rischi-benefici della costruzione dal basso dal portiere per una squadra come la Lazio che ha difficoltà nel gioco aereo.
Tratta l’argomento questa mattina il Corriere dello Sport in un approfondimento che nasce naturale dopo l’errore di Provedel e Luis Alberto nel match con il Bologna. “Agevola sviluppo della manovra offensiva e garantisce, in certi casi, la superiorità numerica nella parte iniziale dell’azione, soprattutto quando sei sotto pressione. Oggi, alzare la palla, per la Lazio è diventato complicato – continua l’articolo – . Manca un riferimento preciso per il lancio del portiere e tante volte significa buttare il pallone, restituendolo agli avversari. Poi, è ovvio, nel momento in cui becchi gol e rovini una partita, viene spontaneo chiedersi perché Provedel non abbia lanciato e tirato via la palla. Nella circostanza specifica, bisogna dividere le responsabilità: Luis Alberto, più che un passaggio, gli ha sparato una cannonata addosso. Il pallone non era rasoterra, si è alzato e Ivan l’ha colpito (male) dopo un rimbalzo. Da qui l’assist di Fabbian e il gol di El Azzouzi. L’errore di partenza forse è stato servire il numero 10 spagnolo per vie centrali e marcatissimo, ma quante altre volte è successo nelle partite precedenti? Un’infinità e Luis Alberto è il giocatore più tecnico della Lazio”.
Il rapporto che premia Provedel
“Come precisione nei passaggi, è il primo portiere italiano (81,2%), secondo in Serie A soltanto a Sommer, lo specialista svizzero dell’Inter. Provedel precede Meret, Maignan, Terracciano, Rui Patricio, Skorupski, Di Gregorio e Szczesny. Si prende dei rischi, ma è una risorsa. Si tratta del primo errore con i piedi in due anni. Per numero di passaggi riusciti è quinto a quota 580 dietro Sommer (621), Maignan (618), Martinez (596) e Terracciano (580). Il rapporto rischi-benefici resta elevatissimo a suo favore”, conclude il focus.