
La fideiussione di Lotito ed il gesto di Pellegrini: Sarri ha il suo terzino tifoso, non l’attaccante. La colonia tricolore cresce…
Calciomercato
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Un botto quasi sul gong: «Sono felicissimo di essere tornato a casa.
Stamattina le visite mediche alle 8 per valutare anche un recente infortunio al polpaccio. Un paio Luca di settimane fa era già rientrato nella capitale, ma stava ormai perdendo la speranza di raggiungere Sarri a Formello. Ieri pomeriggio c’è stata una chiamata commovente con Maurizio. Pellegrini si è decurtato metà stipendio (la Juve parteciperà addirittura a coprire parte dei 750mila euro rimanenti, guadagnava 3 milioni nei primi sei mesi all’Eintracht Francoforte) pur di vestire la maglia della Lazio di cui è tifosa tutta la famiglia e lui stesso sin da bambino, nonostante sia uscito dal vivaio giallorosso. Con Cataldi e Romagnoli si amplia insomma la colonia “ultrà”, ma anche quella degli italiani a Formello. I laziali ieri hanno invaso i suoi profili social per dargli il benvenuto, anzi il bentornato.
Qualcuno però oggi storce ancora il naso perché avrebbe voluto un colpo in attacco. Lo stesso Sarri aveva invocato più rotazioni per puntare alla Champions, ma l’affondo per il vice-Immobile è di nuovo rimandato a giugno: «Non possiamo turbare l’equilibrio dello spogliatoio», aveva sottolineato Lotito. Discorso riferito soprattutto a Ciro, che però quest’estate aveva scelto Caputo come suo alter ego. La società lo ha bocciato perché ha deciso di puntare ancora sui giovani in futuro, ma non su Bonazzoli a gennaio, che pure Sarri avrebbe gradito più di Cancellieri come jolly offensivo. Ai baby però a questo punto si aggiunge il talento 20enne paraguaiano, Diego Gonzalez, prelevato in prestito gratuito con diritto di riscatto dal Celaya, club con cui ha collezionato 14 presenze e 4 gol. Affare condotto dal duo Lotito-Fabiani per la Primavera, ma il profilo è alto e non è affatto escluso il salto. Scende invece in Serie B e firma a sorpresa per il Cosenza, l’ormai 35enne Mauro Zarate, esploso in Italia proprio con la Lazio. Ancora il colpo più dispendioso dell’era Lotito. Il Messaggero