
Lazio, Baroni riabbraccia Taty: ora sceglie la punta…
Rassegna stampa
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Castellanos non ha tempo per fermarsi.
Come riportato dal Corriere dello Sport, Scaloni lo ha utilizzato per meno di 10 minuti nella partita contro il Paraguay, mentre è rimasto in panchina durante la sfida contro il Perù. Per la Lazio, questa è una notizia positiva in vista della ripresa del campionato, anche se per il giocatore il bilancio potrebbe essere diverso. Con 7 gol segnati in 15 partite tra Serie A ed Europa League, Castellanos è pronto a riprendersi il ruolo da protagonista. Ora che non ci saranno più pause fino a marzo, la squadra avrà bisogno di tutti i suoi uomini, a patto che il jet lag non sia un ostacolo.
Tridente o doppio 9, il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Un doppio bivio tra tante necessità. Ingarbugliati calcoli complicano la preparazione di Lazio-Bologna. Baroni si macera nei dubbi di modulo e uomini. Mezzo attacco non dà garanzie. Dia è tornato in gruppo ieri dopo la malaria scambiata in Senegal (stando ai fatti) per influenza. Anche Pedro s’è allenato, prima a parte, poi coi compagni, dopo la gastroenterite (come da comunicazione). E Castellanos si rivedrà in campo oggi, è rientrato dall’Argentina. Baroni vuole vederci chiaro stamattina, nel primo allenamento a reparti completi. Valuterà le condizioni di tutti e deciderà di conseguenza. Il 4-3-3 è il modulo che aveva scelto a Monza per precise necessità tattiche, esigenze legate alla disposizione della squadra di Nesta e alla presenza di Djuric in attacco. Il 4-3-3 gli era piaciuto nel finale con il Porto e continua a stuzzicarlo. Ci sono pro e contro. Gli permette di schierare un solo 9, garantendosi la staffetta. Ma così giocando, con Guendouzi, Rovella e Vecino contemporaneamente, non ha cambi a centrocampo ad eccezione di Dele-Bashiru. Nel 4-2-3-1 invece è necessaria la presenza del doppio 9 (Castellanos più Dia), in alternativa si può pensare a Pedro sottopunta. In questo caso Vecino varrebbe come rincalzo di lusso in corsa. Chi giocherà dovrà garantire affidabilità fisica, chi è meno pronto inizierà dalla panchina.