
Lazio, conferenza Sarri: “Zac leader. Spero che Tavares si incazzi, Noslin non penso parta. Insigne? Priorità in altri ruoli”
Dichiarazioni
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Nel postpartita di Lazio Milan è intervenuto nella consueta conferenza stampa del post garail tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri, che ha analizzato così la partita contro i rossoneri:
“Secondo me le sostituzioni ci avevano dato un buon apporto anche sabato, molto probabimente ci avevano portato pure a fare risultato.
“Noslin? La cessione non penso, non abbiamo parlato di questo. È un giocatore complicato da connotare, nelle partite come queste con più spazi può fare la prima punta. Contro le squadre più chiuse fa fatica. Nelle ultime gare sta entrando più spazio, ho la sensazione che ci potrebbe dare una grossa mano”.
Sui big match: “Non c’è un rapporto tra squadre forti e deboli, c’è anche un discorso di caratteristiche da fare. Contro squadre che giocano di più troviamo più spazi, speriamo sia un discorso di motivazioni che è più facilmente risolvibile”.
Su Tavares: “Non è un soggetto semplice. Ci ho provato con le buone all’inizio ma lo stavo perdendo. Ora sto provando con le cattive, lo sto tenendo a distanza, lo sto facendo giocare poco e spero che lui si incazzi”.
Luis Alberto e Milinkovic: “Credo si stiano abituando a stipendi che qui non possono prendere. Fa piacere che due ragazzi siano così legati al gruppo e a questi colori. Ho visto una foto con l’esultanza di Sergio al gol, è bello. Ora loro viaggiano su situazioni economiche difficilmente proponibili. Uno ci farebbe comodo per qualità tecniche e di assist, l’altro ha sempre fatto doppia-doppia. Ci farebbero comodo tutti e due”.
“Gila e le sue iniziative pericolose? Lo stiamo preparando a non farlo. Non le deve fare quelle cose, è roba da dilettanti. Ci ha fatto prendere un contropiede. Sono cose che non deve assolutamente fare”.
“Zaccagni? Sicuramente è un leader tecnico. Da come l’ho ritrovato mi sembra stia prendendo le caratteristiche anche di leader emotivo. È in evoluzione”.
“Arriva Insigne? Non ne ho assolutamente idea. Avevamo parlato di altri ruoli, una volta sistemati quelli la considerazione spetta alla società. Sono molto affezionato a lui, come un figlio, ci ho passato anni bellissimi insieme. Poi bisogna fare i conti con la società, i ruoli indispensabili erano altri”.



